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    Tenerife sostiene il taxi condiviso

    Iniziativa del Cabildo per collegare i nuclei meno popolati con il centro delle città

    Le associazioni appartenenti al settore dei tassisti appoggiano all’unanimità il lancio da parte del Cabildo di Tenerife del servizio di taxi condiviso, iniziativa che mira a collegare i nuclei meno popolati dell’isola con il centro delle città principali o con le fermate dei mezzi pubblici, attraverso l’istituzione di alcune rotte ben precise.

    La maggioranza dei professionisti del gruppo dei tassisti vede questo progetto come una formula per diversificare l’attività e per incrementarne la redditività, benché non manchino opinioni diverse di alcuni, in realtà pochi, che non colgono nell’iniziativa alcun beneficio.

    Per Victor Melian, presidente di Teletaxi Isla de Tenerife, la prima cosa da fare è di incontrarsi attorno a un tavolo e valutare attentamente il progetto, verificandone la sostenibilità; la proposta del Cabildo, a suo modo di vedere, presenta potenzialità significative che riguarderebbero sia i professionisti del settore che gli utenti finali.

    Dello stesso avviso è il presidente dell’associazione Autotaxi Santa Cruz (Autasa), Juan Carlos Concepcion, che crede che questa proposta sarà ideale per collegare i quartieri della zona di Anaga, anche se, per poter funzionare, necessiterà dei dovuti sostegni economici.

    Secondo il progetto il Cabildo si prenderà una percentuale del costo di ogni servizio, mentre gli ayuntamientos compenseranno con una somma diaria i tassisti che svolgeranno questo tipo di attività.

    Il presidente di Teletaxi Tenerife avverte che occorre prestare la massima attenzione affinché la burocrazia non ritardi i pagamenti, né ai tassisti e neppure all’IGIC e ai fornitori di carburante.

    L’industria del taxi del resto, afferma Concepcion, deve adattarsi al XXI secolo e ai nuovi mercati, allineando il proprio modello di business alle richieste che emergono.


    Francisco Guanche, presidente di radio Taxi Laguna, è invece dell’avviso che l’iniziativa possa essere positiva per l’amministrazione, il settore e gli utenti, ma solo se i passeggeri si assumano una quota del pagamento del servizio, quest’ultimo da adattare alle esigenze dei singoli comuni.

    A La Laguna ad esempio potrebbe essere di grande utilità, visto che il comune è molto esteso, i quartieri e le frazioni distanti e le strade strette e inadatte al transito di una guagua.

    Guanche ritiene inoltre che con un servizio di questo tipo si potrebbe ridurre la circolazione delle autovetture private, problema che a suo modo di vedere dovrebbe essere risolto con misure drastiche entro 5 anni.

    Diametralmente opposto il punto di vista di Miguel Ojeda, presidente di Elite Taxi, che non crede in un regolare svolgimento di questo servizio che, oltre tutto, è decisamente poco redditizio (se non è conveniente per gli autobus, come potrebbe esserlo per i tassisti?).

    Marta Simile

     

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