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    Parliamo di… memoria

    Essere un po’ smemorati fa parte del processo di invecchiamento e la maggior parte di noi, se fortunata di arrivare ad essere anziana, potrà sperimentare questo avvenimento…

    Diversamente ci sono patologie più serie che possono comparire con avanzare dell’età, come la demenza.

    Quando la  cattiva memoria si converte in demenza?

    Ci sono diversi tipi di demenza, la più comune è Alzheimer, dove uno dei principali sintomi è appunto la perdita di memoria, dopodiché si possono avere difficoltà con il pensare, nel risolvere problemi, nella comprensione e anche nel linguaggio. Esistono trattamenti che possono rendere più lenta la progressione dei sintomi della demenza, ma non esiste una vera e propria cura.

    Ad oggi non c’è modo di prevenire l’Alzheimer e qualsiasi altra forma di demenza, però la buona notizia è che molti esperti credono che si possano fare molte cose per ridurre il rischio o almeno ritardare l’apparizione di questa malattia.

    Tra le altre cose che si possono fare molto importante è:

    Imparare cose nuove, infatti il cervello essendo stimolato ad apprendere cose nuove, sarà stimolato a migliorare la memoria.

    Dormire bene, perché stimola la memoria, perché durante questo periodo di riposo, la connessione tra le cellule nervose del cervello si rinforzano.


    Socializzare è davvero salutare per il cervello e per la salute mentale, fisica ed emozionale. Le persone che frequentemente si chiudono in casa sono quelle più propense a sviluppare una demenza.

    Giocare a carte è un gioco celebrale perfetto perché bisogna elaborare una strategia e provare ad anticipare l’avversario.

    Il ballo, secondo alcuni scienziati, aiuta a mantenere sveglia la mente, in quanto occorre memorizzare i passi, inoltre qualsiasi esercizio fisico, aumentando i battiti cardiaci, aiuta a mandare più ossigeno al cervello, e questo aiuta certamente la memoria.

    Ridurre il consumo di sale per ridurre la pressione e consumare meno grassi saturi (di origine animale), per ridurre il colesterolo altro nemico della memoria.

    Ora vediamo quali alimenti migliorano la memoria

    La maggior parte delle persone sanno che una dieta corretta può mantenere il corpo in salute. Allora perché non anche la mente e la memoria?

    Pesce grasso: come salmone, aringhe, sgombro e sardine possono ridurre il rischio di Alzheimer.

    Tutti questi pesci contengono acidi grassi omega 3 essenziali per una mente sana.

    Occorre mangiare almeno due porzioni di pesce ogni settimana, e almeno una deve essere di pesce grasso.

    Noci: oltre che apportare proteine, contengono acidi grassi omega 3, che stimolano il cervello (le noci e i pistacchi sono quelli che hanno livelli più alti). I semi di chia e i semi di lino contengono alti livelli di omega 3 e contengono anche vitamina E, una vitamina molto importante per mantenere il cervello in buona salute.

    : che si tratti di tè nero, verde o normale non importa, tutti contengono sostanze che possono prevenire la demenza.

    Curry: è una spezia utilizzata nella cucina indiana, contiene curcuma, e ci sono studi che indicano che è relazionata con la prevenzione della demenza.

    Uova: il rosso dell’uovo contiene una sostanza chiamata luteina che si incontra naturalmente nel cervello perciò è un nutrimento per quest’ultimo.

    Bacche: frutti di colore rosso come fragole, more, ciliegie, mirtilli sono un vero nutrimento per il cervello in quanto contengono sostanze chiamate antiossidanti. Mangiare mirtilli aiuta davvero a migliorare l’apprendimento e la memoria.

    Rape: questi vegetali contengono sostanze chiamate nitrati, che aiutano a dilatare i vasi sanguigni aiutando il flusso del sangue nel cervello e aiutando la memoria a rimanere attiva per più tempo.

    Ora passiamo agli integratori che aiutano a migliorare la memoria:

    GINKO BILOBA: questa pianta è utilizzata in medio oriente da millenni, perché migliora la circolazione del sangue, aiutando la memoria, l’umore, la concentrazione e l’energia.

    LECITINA DI SOIA: preparata a partire dal grano della soia, contiene una sostanza chiamata fosfatidil colina e un’altra sostanza attiva chiamata inositol, che insieme sono importanti per la comunicazione cellulare in modo particolare nel cervello.

    SALVIA: è una pianta culinaria utilizzata tradizionalmente. Al giorno d’oggi è molto usata in Germania come rimedio digestivo e anche per migliorare la memoria nelle persone giovani e meno giovani.

    COMPLEJO B: molte vitamine del gruppo B sono necessarie per fabbricare i neurotrasmissori celebrali, in particolare la vitamina B12 che appoggia la salute mentale.

    Occorre sempre ricordare che uno stile di vita sana e una dieta adeguata sono la migliore maniera di prevenire malattie, e per qualsiasi informazione riguardo le piante da assumere e sui dosaggi occorre sempre rivolgersi a personale qualificato.

    D.ssa Laura Nardi

     

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