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    Santa Cruz de Tenerife, solo il 6% degli stranieri si rivolge ai Servizi Sociali

    Secondo il registro municipale degli abitanti, aggiornato al primo gennaio 2017, 27.984 stranieri risiedono a Santa Cruz de Tenerife, ma di questi solo 1.884 hanno chiesto aiuto ai Servizi Sociali, pari al 6,6% del totale.

    In particolare 1.425 persone con riscontro presso i Servizi Sociali sono nate in paesi non europei, contro le 419 originarie di paesi membri della UE.

    Un altro dato che emerge dalle ricerche effettuate dal Dipartimento dell’Immigrazione e dallo studio effettuato dall’IMAS (Instituto Municipal de Atención Social) è che la maggior parte dei richiedenti aiuto ai Servizi Sociali di Santa Cruz è di sesso femminile.

    L’indagine sull’immigrazione, la diversità e la convivenza del comune ha evidenziato che il profilo della persona maggiormente esclusa è relativo alla donna.

    Come indicato nel Piano Strategico comunale dei Servizi Sociali, l’interlocutore più ricorrente è infatti femminile, con caratteristiche di capo famiglia monoparentale e senza condivisione di responsabilità all’interno del proprio nucleo.

    Di fatto le cifre rese pubbliche rivelano, in contrasto con la diffusa convinzione che siano gli stranieri a beneficiare maggiormente delle cure offerte dai Servizi Sociali, che il 94% delle persone che si rivolgono ai centri è di nazionalità spagnola.

    Nello specifico, stando a quanto comunicato dall’IMAS, nel 2017 sono state registrate 77.116 richieste nei 7 centri dei Servizi Sociali, e di questi il 6,5% è stato relativo a persone di nazionalità straniera, proveniente da 53 diversi paesi.

    La percentuale più alta è riferita a coloro che sono nati in Venezuela, seguita da quelli nati a Cuba e da quelli nati in Italia, stranieri che si sono rivelati maggiormente presenti in termini numerici nel comune di Santa Cruz.


    Analizzando ogni singolo distretto, si osserva che il Centro Ifara (UTS Centro), quello Salud-La Salle (UTS Los Gladiolos e Salud) con rispettivamente il 15,3% e il 19% delle richieste di aiuto, sono quelli che hanno effettuato il maggior numero di interventi a persone nate in altri paesi.

    Redazione

     

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