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    Le Canarie introducono nuovi vaccini per garantire equità

    Con questa manovra l’Arcipelago avrà il programma di vaccinazione più avanzato del Paese

    Il Ministero della Salute delle Canarie ha presentato al Comité Asesor de Vacunas, rappresentato da tutte le società scientifiche, la proposta di introduzione di nuovi vaccini nel programma di immunizzazione, per tutte le età e per tutta la vita, dei residenti nell’Arcipelago.

    In particolare l’obiettivo è quello di introdurre tra i vaccini somministrati di prassi il tetravalente contro il meningococco, quello contro la patologia meningococcica del sierogruppo B e la miglior scelta di vaccini contro il papilloma virus (per 9 genotipi).

    La proposta è stata presentata dal direttore del Servizio Sanitario della Salute Conrado Domínguez, dal direttore generale della Salute Pubblica José Juan Alemán e dal presidente dell’Associazione Spagnola dei Vaccini Amós García, che forzeranno il cambiamento nei programmi di immunizzazione oltre a promuovere un investimento stimato in 3,5 milioni di euro, pari a un +33% rispetto a quello fatto in passato.

    Fondamentale è garantire equità in materia di accesso ai vaccini, obiettivo che rientra in una strategia più ampia per combattere le malattie trasmissibili; questo consentirà alle Canarie di diventare la comunità spagnola con il programma di immunizzazione più avanzato di tutto il Paese.

    La variazione del calendario e della gamma di vaccini a disposizione dovrebbe avvenire prima dell’estate, subito dopo avere espletato tutte le procedure amministrative per l’acquisto dei nuovi farmaci, e riguarderà inizialmente 8.500 ragazze potenzialmente esposte al papilloma virus, 18.000 preadolescenti di 12 anni cui sarà somministrato il vaccino tetravalente, e 17.000 bambini e bambine con meno di un anno di età cui verrà inoculato il vaccino contro la meningite B.

    Il motivo per cui si intende introdurre il tetravalente riguarda l’incidenza, alle Canarie, della EMI (Enfermedad Meningocócica Invasiva), aumentata tra il 2014-2015 e il 2017-2018 considerevolmente, dopo un calo costante dall’anno 2000.

    Il vaccino tetravalente sarà somministrato a soggetti di 12 anni di età, sostituendolo con quello attualmente in uso di tipo C, mentre l’introduzione dei vaccini contro il meningococco B, somministrati in regime di due dosi più una, impedirà la disuguaglianza tra i bambini che vivono in quartieri più avvantaggiati (e vaccinati per la loro totalità) e quelli che vivono in zone dove difficilmente avvengono campagne di vaccinazione così capillari.


    La EMI è una malattia batterica acuta causata dalla Neisseria meningìtidis, o meningococco, un batterio Gram-negativo che colpisce solo l’uomo, provocando la meningite e diversi tipi di setticemie che possono portare anche alla morte.

    Asia e Africa, i paesi dove esiste il maggior tasso di epidemia, sono definiti dalla comunità scientifica come la cintura della meningite.

    La EMI si manifesta con la progressiva comparsa di sintomi quali improvvisa febbre, nausea, vomito, mal di testa, stato mentale alterato, torcicollo e fotofobia; gli esperti indicano che a volte la EMI può avere sintomi non specifici, come febbre, dolori muscolari, vomito e disturbi gastrointestinali, per evolvere però rapidamente in shock settico, specialmente nei bambini.

    La letalità della patologia è dell’8-15% nelle prime 24-48 ore dalla comparsa dei sintomi e il 10-15% di coloro che sopravvivono soffre in forma permanente di deficit neurologici, sordità o subisce amputazioni.

    La malattia viene trasmessa da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie e la sua diffusione è facilitata dal contatto stretto e prolungato con un soggetto portatore (baci, starnuti, tosse, permanenza in dormitori, condivisione di posate e stoviglie in genere).

    Il periodo di incubazione medio è di 4 giorni ma può variare da 2 a 10; la trasmissibilità continua invece per settimane o mesi, con il batterio che sopravvive generalmente nell’area rinofaringea.

    Si stima che il 10% della intera popolazione mondiale sia portatore sano della Neisseria meningìtidis, non esistono casi di trasmissione da o tra animali e il progresso della patologia può portare a un quadro di porpora fulminante (un raro disordine del sistema emostatico) con prostrazione e shock.

    Ilaria Vitali

     

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