More

    L’inarrestabile piaga delle termiti a Tenerife

    Convocati d’urgenza esperti e associazioni di quartiere per aggiornare sull’avanzata della Reticulitermes flavipes (termiti)

    Una piaga inarrestabile quella delle termiti che hanno invaso l’isola di Tenerife e che hanno ormai raggiunto la zona di El Pris, fino a poco tempo fa immune dall’infestazione.

    I portavoce delle associazioni di quartiere, che collaborano con gli esperti per gli opportuni aggiornamenti dell’avanzata, hanno affermato che le termiti hanno occupato sia i giardini comunali, che risultano fortemente danneggiati, sia quelli privati, dove nonostante vi sia una maggiore attenzione circa il lasciare rifiuti abbandonati, risulta abbiano invaso un complesso di tre grandi edifici abitativi.

    La zona di El Pris è uno dei settori che presenta la più elevata priorità di azione, visto che le termiti oltre ad avere invaso i terreni, sono state ritrovate negli appartamenti tra Tagoro e Juan Fernández.

    A constatare la gravità della situazione è David Hernández, biologo della Università di La Laguna e incaricato dall’Ayuntamiento di Tacoronte per determinare l’estensione della piaga, e che ha comunicato, senza entrare nei dettagli, che verranno collocate delle palizzate di legno per delimitare l’area attualmente infestata.

    L’idea di base delle autorità sarebbe quella di attendere un mese per osservare i movimenti delle termiti e l’eventuale ulteriore avanzata, soluzione per la quale ha mostrato disappunto il tecnico dell’impresa Anticimex David Mora, che avrebbe già confermato che la piaga si sta già diffondendo più rapidamente del previsto, raggiungendo nuovi quartieri; la difficoltà di avere notizie aggiornate in merito, precisa, deriva dal fatto che molti degli appartamenti sono di proprietà di famiglie che vivono altrove e che li occupano quindi solo in periodi di vacanza.

    Basti pensare che nel 2015 l’Istituto di Statistica delle Canarie ha censito solo 361 residenti.

    Il timore che vi siano interi appartamenti e case invasi dalle termiti è la più grande preoccupazione di questi residenti che, uniti in associazioni di quartiere, stanno cercando di collaborare con i vari esperti per tentare di contenere la piaga.


    Il rischio ora è che le termiti possano raggiungere anche le barche di legno, minando seriamente la principale fonte di reddito di molte famiglie di pescatori.

    Hernández già durante il 2018 aveva sollevato la questione dell’avanzata delle termiti come un problema serio e dalle conseguenze più disparate: a essere minacciate non sono solo le case e i giardini, ma anche i boschi di laurisilva, patrimonio storico di Tenerife, e le vigne.

    A smorzare i toni di allarme è intervenuto l’assessore all’ambiente José Antonio Valbuena, che ha affermato che al momento attuale non vi sono sufficienti dati per confermare l’esistenza di un pericolo reale per il patrimonio dell’isola, ma che comunque il Cabildo ha intenzione di commissionare uno studio per poter avere il quadro reale attuale della situazione.

    Nel frattempo sono molti i cittadini che lamentano il comportamento incivile e irrispettoso di diversi residenti che lasciano spazzatura e mobilio in legno alla mercé delle termiti, che ovviamente sono ghiotte di legname, verdure, avanzi di cibo in generale.

    Gli esperti sostengono che tutto ciò che risulta infestato dalle termiti, con particolare riferimento ai mobili in legno, debba essere bruciato, così come debbano essere trasferite le piante in zone immuni alla piaga, previa verifica che non siano già state intaccate.

    David Mora insiste sulla necessaria rapidità in tutte le azioni che verranno intraprese nei confronti del fenomeno, poiché se non eliminato per tempo, sarà destinato a raggiungere a breve anche le altre isole dell’Arcipelago.

    Parla l’esperto delle termiti, David Mora

    David Mora, forte di un’esperienza ventennale nello studio delle termiti, è tra le altre cose l’autore del libro Termitas subterráneas, biología y control, e ha partecipato a oltre una dozzina di conferenze e seminari sul tema, portando i casi vissuti personalmente in altri paesi come Giamaica, Portogallo e Israele.

    Capo tecnico nazionale del dipartimento termiti della Anticimex España, una delle 60 aziende autorizzate in Spagna a usare il prodotto a base di esaflumurone, l’unico che finora ha dato concreti risultati, Mora ha precisato che il primo episodio di invasione a Tenerife si è verificato nel 2010, quando i proprietari di un gruppo di case a Tacoronte hanno richiesto un intervento per poter eliminare la presenza degli insetti.

    Ma come ci si può accorgere, prima che sia troppo tardi, se la propria abitazione o giardino siano stati attaccati dalle termiti?

    Mora spiega che è sufficiente, nel caso del giardino, sollevare un qualsiasi ramo secco per verificare la presenza degli insetti, simile a vermi o formiche, di colore bianco e di dimensione pari a quella di un chicco di riso.

    La difficoltà è accorgersi della loro presenza in casa, visto che sono solite occupare i muri rimanendovi un po’ di tempo; quando si notano delle crepe sulle pareti che al tatto rivelano una certa profondità o dei tunnel di fango al loro interno, allora è il caso di chiamare la disinfestazione.

    Nei mesi da novembre a gennaio le termiti escono dai nidi dotate di ali e, dopo un breve volo, cadono a terra e cercano rifugio dall’aria, che le disidrata, per sviluppare una nuova colonia.

    Chiamata anche il nemico invisibile perché in grado di distruggere mobilio o pareti dal loro interno e quindi senza essere vista, la termite vive principalmente sotto terra in popolazioni di diversi milioni di esemplari, che mangiano 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.

    Il consiglio di Mora è quello di non toccare assolutamente nulla che possa essere stato contaminato, al fine di non propagare involontariamente l’invasione, e di contattare quindi immediatamente il dipartimento dell’ambiente del proprio comune.

    Il pericolo per le persone è solo legato al rischio di crollo di abitazioni completamente svuotate dai famelici insetti.

    Nel 2017 la Anticimex aveva ribadito la necessità di un intervento globale a Tenerife prima che la diffusione delle termiti raggiungesse il punto di non ritorno, situazione ora molto verosimile.

    Quell’anno infatti vennero utilizzati prodotti la cui scarsa efficacia portò a una necessaria analisi genetica del tipo di termite che aveva colonizzato una precisa zona dell’isola, scoprendo che si trattava infatti di una specie diversa e di origine americana.

    Il rischio che ad esempio il patrimonio del centro storico di La Laguna, dichiarato nel 1999 Bene Culturale Patrimonio dell’Umanità, venga danneggiato dall’invasione delle termiti è reale.

    Sulla Penisola sono ormai più di 70 anni che si cerca di estirpare definitivamente il problema, considerando che le termiti hanno già provocato danni irreparabili a patrimoni storici e culturali inestimabili, come la Moschea di Cordoba o El Escorial di Madrid.

    In questi e altri casi, l’eradicazione dell’invasione è avvenuta dopo un anno di trattamento con esche a base di esaflumurone.

    Entrando nel merito dei beni architettonici, culturali e religiosi, Mora ha precisato che dovrebbero essere installati appositi dispositivi intorno all’edificio, in grado di rilevare l’eventuale ingresso degli insetti nella proprietà da proteggere.

    Per quanto riguarda vigneti e agricoltura, il sistema a base di esaflumurone è risultato efficace e non dannoso per l’ambiente, visto che colpisce solo le termiti che si cibano di quella che è a tutti gli effetti un’esca avvelenata.

    Esaflumurone, l’unica soluzione efficace contro le termiti di Tenerife

    Nel 2010 Anticimex, l’azienda multinazionale svedese esperta in disinfestazioni e prevenzione mediante l’applicazione di nuove tecnologie e soluzioni sostenibili, ha indirizzato i primi trattamenti per il controllo delle termiti a Tacoronte; a quel tempo la resistenza mostrata dagli esemplari ritrovati portò alla constatazione, dopo un accurato studio, che la termite in questione fosse diversa da quelle ben note e già trattate in Spagna.

    La Reticulitermis flavipes, di origine americana, non era infatti mai stata rilevata nella penisola e, per un qualche motivo accidentale e sconosciuto, è stata introdotta a Tenerife.

    Dal comportamento e dalla biologia completamente diversi, questa specie di termite è particolarmente vorace non solo di legno, ma anche di piante vive e di circuiti elettrici.

    I trattamenti normalmente efficaci con le altre specie, con questa sono risultati assolutamente insufficienti, tanto che Anticimex, nel corso degli anni, ha studiato e analizzato ogni caratteristica della termite di Tenerife al fine di trovare la miglior soluzione per la sua eliminazione.

    L’unica molecola in grado di estirpare la piaga è quella dell’esaflumurone, che Anticimex ha utilizzato con ottimi risultati in oltre 100 proprietà a Tacoronte; l’esaflumurone, somministrato mediante esche, inibisce la crescita degli insetti, impedendone la moltiplicazione.

    La sostanza viene introdotta insieme a cellulosa in stazioni apposite e la termite, che rileva subito la presenza della cellulosa, la consuma avidamente senza accorgersi della presenza dell’esaflumurone.

    Gradualmente gli insetti si indeboliscono, non riescono più a muoversi e quindi a crescere, influenzando così l’intera colonia che alla fine perisce.

    Il prodotto sarà più efficace se applicato secondo una strategia che tiene conto delle peculiari caratteristiche del comportamento di questa specie di termiti, la cui eliminazione è già avvenuta con successo nella Casa Bianca e nella biblioteca situata all’interno della Statua della Libertà di New York.

    Anticimex, che soddisfa l’esigenza di creare ambienti sani e liberi da insetti nocivi, opera in 17 paesi di tutto il mondo e nel 2017 ha chiuso con un fatturato di 25,5 milioni di euro; dopo 5 anni di attività in Spagna, l’azienda ha raggiunto una forza lavoro di oltre 500 persone distribuite in 21 filiali in grado di servire oltre 20.000 clienti di tutto il paese.

    Redazione

     

    Articoli correlati