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    Resistenza agli antibiotici, in Spagna 35mila morti all’anno

    La comunità medico-scientifica raccomanda un uso prudente e razionale degli antibiotici.

    La Società Spagnola di Malattie Infettive e Microbiologia Clinica ha stimato che in Spagna i morti per infezioni da batteri multi-resistenti agli antibiotici sono circa 35.000, ovvero 30 volte più del numero di vittime per incidenti stradali.

    Il problema, che coinvolge tutto il globo, richiede ormai strategie che riguardino diversi settori oltre a quello della salute umana, come quello della salute animale, dell’agricoltura, dell’ambiente e del commercio.

    La soluzione, come affermano i molti esperti, è tutt’altro che semplice, ma i dati dimostrano che razionalizzare l’utilizzo degli antibiotici è un modo per contribuire al controllo della resistenza agli stessi.

    Intervenendo in più settori, da quello ospedaliero a quello veterinario o agricolo, è possibile ottenere risultati significativi su larga scala.

    Diego García, microbiologo dell’Ospedale Universitario di Candelaria, in una recente intervista ha sottolineato l’importanza dell’uso consapevole degli antibiotici, affinché non si sviluppino ceppi resistenti di batteri che, in caso di soggetti con sistema immunitario depresso, possono essere fatali.

    La Spagna in particolare, dove è stato rilevato un grande consumo di antibiotici, è risultata il paese che maggiormente supera il tasso di farmaco-resistenza europea, a tal punto che non solo sarebbe opportuno ridurre i consumi, ma si dovrebbe realizzare una campagna di sensibilizzazione efficace al fine di evitare l’auto prescrizione.

    Redazione


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