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    Case turistiche in corso di regolarizzazione

    La ASCAV, Asociación Canaria del Alquiler Vacacional, ha registrato nei giorni scorsi 6.000 case turistiche che sono in corso di regolarizzazione, una cifra che rappresenta il 19% del totale.

    L’associazione ha fornito quindi ulteriori dati del settore, dove emergono che vi sarebbero già 4.800 proprietà registrate, il 15% del totale, 14.253 non regolarizzabili poiché situate in aree turistiche dove vige il divieto di affittare a turisti come da decreto, il 45% del totale, e 3.100 immobili che sorgono su terreni rustici e quindi anch’essi non regolarizzatili secondo le normative ancora in vigore.

    Stando ai dati quindi Ascav afferma che il 90% del totale delle case turistiche è regolare o in procinto di diventarlo se il decreto verrà rivisto nei suoi aspetti più controversi; solo 3.500 case infatti potranno attualmente essere sottoposte a regolarizzazione se solo i proprietari lo facessero.

    Inoltre, precisa, che non è possibile dare per scontato che i proprietari che non si sono registrati non abbiano pagato le tasse; uno dei presupposti dell’associazione è infatti, al di là della legalità del tipo di ricettività offerta, il rispetto degli obblighi fiscali.

    Riguardo al fatto che solo 4.735 case turistiche pubblicizzate siano di proprietà di un singolo soggetto, Ascav sostiene che spesso la mancanza di conoscenza e di tempo porta molte persone a ricorrere agli intermediari, ad amministratori immobiliari e operatori del settore, creando occupazione e professionalizzando il settore.

    E mentre il dibattito sul fenomeno degli affitti delle case turistiche è al suo clou, si apprende che i pernottamenti in appartamenti turistici nel gennaio del 2018 sono diminuiti del 4,2% rispetto ad analogo mese del 2017, attestandosi a 2.757.429, secondo i dati forniti da INA e raccolti da EFE; la leggera riduzione del soggiorno medio è alla base del calo, visto che il numero dei clienti è in realtà aumentato.

    Il Gobierno dal canto suo propone di fissare un limite di posti per gli affitti per le vacanze; alcuni dati vengono osservati infatti con preoccupazione, come il numero limitato delle case turistiche rispetto all’offerta.

    Il futuro decreto che regolerà l’affitto delle case turistiche nelle Canarie, potrebbe includere un limite di alloggi come già fatto alle Baleari, come afferma Isaac Castellano, Ministro di Turismo, Cultura e Sport del Gobierno.


    Dopo la presentazione dello studio El alquiler vacacional en Canaria 2017, Castellano ha affermato che il Gobierno è seriamente intenzionato a stabilire degli standard di proporzionalità diversi tra offerta di case turistiche e case residenziali.

    Importante è infatti che il Gobierno si riservi questo tipo di potere decisionale, indipendentemente dal fatto che i consigli comunali e le municipalità possano di fatto stabilire questo tipo di norme nei loro territori.

    In merito al numero limitato di case turistiche rispetto a quello promosso, Castellano ha avanzato l’ipotesi di fare in modo che le piattaforme di promozione mostrino il numero di registrazione, in caso contrario dovranno essere ritirate tutte le offerte che ne risultino prive.

    Sebbene il settore sostenga di non volersi registrare per evitare problemi con le amministrazioni, Castellano ha annunciato che è in corso di analisi la creazione di un sistema telematico che faciliti la debita registrazione.

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