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    Le Canarie, il paradiso dell’insicurezza del lavoro in Europa…  e qui non ci fa caso nessuno

    Le Isole Canarie si sono affermate non solo come una delle più importanti destinazioni turistiche in Europa, ma anche nel mondo. Più di 14 milioni di persone hanno visitato le Isole Canarie lo scorso anno, raggiungendo un nuovo anno record (5° di fila), con un aumento di oltre il 7% rispetto al 2016.

    Questo dato sarebbe l’invidia di qualsiasi comunità la cui industria principale fosse il turismo, ma la nostra è diversa, quanto meglio va per l’economia delle Isole Canarie, peggio per i poveri canari.

    Miliardi di entrate, alberghi strapieni su tutte le isole praticamente ogni mese dell’anno, ma ecco alcune contraddizioni per rimettere i piedi per terra.

    Il salario medio nelle Isole Canarie è il secondo più basso della Spagna, solo dopo l’Estremadura.

    Il tasso di disoccupazione totale nelle isole è pari al 22 per cento, con un drammatico 43 per cento se si è al di sotto dei 25 anni.

    L’IPC delle Isole Canarie ha aumentato i prezzi dei prodotti di oltre l’1%, ma in contemporanea il prezzo degli affitti è aumentato di oltre il 20%.

    Molti dei dipendenti dell’azienda “Seguridad Integral Canaria” non ricevono i loro stipendi da oltre 5 mesi, pur continuando però a prestare servizio e che questa società ha contratti milionari con il governo delle Isole Canarie.

    A Gran Canaria le infermiere e i medici di due ambulanze, dipendenti dal Ministero della Sanità, dell’Economia e delle Finanze, sono costretti a prestare i loro servizi nel lavoro nel modo più precario, essendo costretti a diventare lavoratori autonomi a tal fine (falso lavoratore autonomo).


    Questi sono solo alcuni dati che mostrano la realtà delle isole Canarie, una realtà che i cittadini comuni sono costretti a soffrire ogni giorno sulla loro pelle.

    (Tradotto da Canariasenred)

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