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    Nasce la prima industria di farina di banana per prodotti senza glutine

    Grazie all’impegno di quattro donne imprenditrici che già all’inizio del 2016 hanno perseguito un ambizioso progetto, oggi nasce la prima industria di farina di banana che confeziona prodotti senza glutine e quindi a disposizione di tutti coloro che soffrono di celiachia.

    L’azienda, che utilizza come base principale la farina di banana occasionalmente mescolata a polvere di riso o mais, è in grado di confezionare muffin alla vaniglia o al cioccolato, torte, biscotti e madeleines, solo per citarne alcuni.

    Un’importante catena di supermercati ha appena concluso un accordo per iniziare a commercializzare la farina Flor Power, chiamata anche Nivarina da Nivaria e farina, prodotta e confezionata dall’azienda a San Miguel de Abona, ma vi sono altre trattative in corso per introdurre i cibi preparati con la particolare farina nelle mense delle scuole e nelle cucine degli hotel dell’Arcipelago.

    Il progetto, come spiega Angela Delgado manager dell’azienda e presidente di Asaga, è nato quando si è cominciato a pensare come risolvere il problema delle banane non commerciabili e destinate quindi agli animali; il processo per ottenere la farina è molto simile a quello che si utilizza per ottenere il gofio.

    Le bucce delle banane verdi vengono tagliate a fette, depositate per 24 ore nella stanza di disidratazione e, una volte essiccate, macinate per arrivare a ottenere la farina.

    Inizialmente, spiega la Delgado, ci si rese conto che la sola produzione di farina di banane non bastava a coprire le spese necessarie per le operazioni di disidratazione, costi piuttosto elevati a causa dell’eccessivo consumo di elettricità che richiedono, così si pensò di impiegare la farina per creare prodotti destinati non solo ai celiaci ma anche a coloro che preferiscono una sana alternativa ai più comuni dolci tradizionali.

    Il prodotto finale infatti conserva tutte le proprietà nutrizionali della banana, tra cui elevati livelli di potassio e fibra; inoltre trattandosi di farina senza zucchero, alcuni di questi prodotti potrebbero essere consumati anche dai diabetici, benché il settore cui si rivolge l’azienda sia principalmente quello dei celiaci, una nicchia che rappresenta tra il 3 e il 4% del totale del mercato.

    L’azienda, oltre ad aver raggiunto grande soddisfazione nei prodotti proposti, ha saputo formare in maniera specifica i propri dipendenti, seguendo rigidi protocolli di sicurezza e di igiene.


    Ana Piedrabuena, Gloria Lobo, Rosi Bethencourt e Angela Delgado, le ideatrici di questa piccola ma importante iniziativa imprenditoriale, hanno ovviamente grandi aspettative, incoraggiate dai già soddisfacenti risultati ottenuti.

    Marta Simile

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