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    Tenerife e crisi economica, segnali più che positivi

    Tenerife è l’isola dell’Arcipelago che ha mostrato i segnali più positivi dopo la crisi economica che ha colpito le isole nel 2013 e i dati accumulati nei 4 anni consecutivi caratterizzati da una costante crescita economica ne sono una palese dimostrazione.

    Anche per questo anno Tenerife chiuderà infatti con la disoccupazione al di sotto del 20%, rispetto al 30,3% nel 2013, con un livello di occupazione pressoché uguale al momento precedente la crisi e che ha impiegato 372.000 persone in totale.

    I dati sono stati presentati nel Boletín de Coyuntura Económica del terzo trimestre preparato dalla Camera di Commercio di Santa Cruz de Tenerife, dal presidente del Cabildo Carlos Alonso e dal direttore generale della Camera Lola Pérez.

    Entrambi hanno evidenziato il fatto che nell’ultimo anno il tasso di disoccupazione è diminuito decisamente, con quasi 29.000 persone in più occupate.

    Per sostenere la ripresa economica, il commercio canario ha creato circa 2.300 posti di lavoro solo nel corso dell’ultimo anno, la vendita di automobili è cresciuta del 16,7% e l’industria ora raggiunge i 16.000 occupati, cifre del tutto simili a quelle del 2010.

    Analogamente la ripresa del settore delle costruzioni è confermata con quasi 2.500 nuovi posti di lavoro nell’ultimo anno e la nascita di 159 società, favorite soprattutto dalla forte attrazione degli investimenti pubblici.

    Benché Tenerife presenti buoni dati economici e abbia raggiunto gli obiettivi di riduzione della disoccupazione in anticipo rispetto a quanto programmato, Alonso precisa che la strada da compiere è ancora tanta poiché, anche se le dinamiche sono positive, la crescita costante della popolazione attiva e altresì quella della disoccupazione strutturale, ostacolano il veloce calo della disoccupazione.

    A questo proposito è stato sottolineato l’impegno del Cabildo nella formazione di gruppi difficili da inserire, come il progetto Barrios por el Empleo che coinvolgerà i disabili, e nella creazione di nuove nicchie di occupazione legate alla sistemazione delle piattaforme petrolifere, allo sviluppo delle TLC e dei videogiochi e al settore audiovisivo.


    Alonso ha poi insistito sul fatto che per chiudere il circolo virtuoso della ripresa economica dopo la crisi, è necessario creare posti di lavoro di qualità che prevedano aumenti di salari; pur tuttavia il Cabildo ha precisato che non interverrà con le associazioni dei datori di lavoro, ma che si limiterà a lanciare messaggi pubblici, affinché uomini d’affari e dipendenti possano per lo meno negoziare il miglioramento delle condizioni di lavoro.

    Lola Pérez ha indicato che la crescita continuerà anche nel 2018, sebbene con un po’ di moderazione, dovuta al fatto che il turismo ha ormai raggiunto il suo limite e che quindi ci si dovrà affidare alla rinascita definitiva del settore edile.

    Magda Altman

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