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    Alla scoperta di Puerto de la Cruz, bellezze particolari (terza parte)

    Foto da blog lo que las piedras cuentan

    Continuando questo immaginario tour alla scoperta di Puerto de la Cruz, non è possibile dimenticare la Ladera de Martiánez che si distingue per speciale bellezza alla fine dell’omonima spiaggia.

    Fino all’inizio del XX secolo qui si trovava una sorgente che veniva utilizzata per l’approvvigionamento pubblico di acqua e Olivia Stone nel XIX secolo ne segnalò le preziose qualità di purezza e bontà, le migliori di tutta l’isola.

    Nel percorso di scoperta di angoli emblematici della città, si trovano molti riferimenti alla preziosa fonte e alle presunte proprietà medicinali della sua acqua.

    Ma la Ladera de Martiánez acquisisce ancora più fascino scoprendo che qui gli aborigeni guanches costruirono una necropoli, nel corso del tempo saccheggiata a più riprese da antropologi stranieri, nella quale hanno riposato per secoli un grande numero di mummie.

    Nella parte superiore della Ladera si incontra la zona di San Amaro e La Paz, da cui si gode una spettacolare vista sull’intera area costiera di Puerto.

    Viaggiatori come Jules Leclercq nel XIX secolo la descrivevano con sentimenti di stupore per la sensazione di essere come sospesi letteralmente sull’Atlantico, con ai piedi le pareti di basalto su cui nasce l’Euphorbia canariensis, un’immagine complessiva di tale bellezza da rimanere per sempre nella memoria.

    Proseguendo nella scoperta di edifici architettonici di rilievo, Casa Palacio Ventoso e Torreón rappresentano un autentico esempio di costruzione canaria rimasta invariata nel tempo.

    Costruita all’inizio del XVIII secolo come dimora privata, Casa Palacio Ventoso divenne nel 1750 la sede dei traffici di import-export di Casa Blanco; tra il 1836 e il 1867 è qui che si stabilì il Consolato di Brema e nel corso del novecento l’edificio divenne sede, via via, delle Casas Consistoriales, Casa Cuartel e del collegio privato appartenente alla congregazione Augustina.


    Casa Palacio Ventoso è strutturata su tre piani e ha un patio interno che, nel lato sinistro, si apre ad una struttura diagonale dove parte una scalinata finemente decorata che porta ad un’ampia galleria chiusa da vetrate in cristallo.

    Ed è nel patio interno che sorge il Torreón, la grande torre costruita presumibilmente nel 1750 e recentemente restaurata, dotata di una pianta quadrata, un seminterrato e cinque piani oltre al tetto.

    Dichiarato Bene di Interesse Culturale nel 1988, il Torreón combina nella sua struttura pietra e legno, dando origine ad una delle soluzioni più snelle dell’architettura dell’isola, essendo l’unica rimasta con tutte le sue caratteristiche intatte.

    di Ilaria Vitali

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