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    Ben ritrovati a tutti con l’appuntamento del Cielo stellato per gennaio 2018

    Iniziamo subito con la Super Luna, ossia una Luna un poco più grande del solito visto che il nostro Satellite sarà al Perigeo (distanza minima da noi) il 1 gennaio 2018 alle ore 21,56 e si troverà a circa 356.565 km mentre la distanza media è di circa 384.000 km. Alcune ore dopo si avrà anche Luna “piena”. Questo fenomeno permetterà di osservare nel Cielo una Luna sensibilmente più grande del solito. Questo avvenimento suggestivo potrà essere osservato e fotografato con un obiettivo fotografico da almeno 200 mm e successivamente ripetuto in occasione di una Luna “piena” normale, confrontando le due foto sarà possibile notare una differenza di grandezza della Luna di circa il 5%. Per questo mese di gennaio la Luna del 1 giorno dell’anno sorgerà alle ore 20,02, culminerà al Sud alle ore 1.47 e tramonterà alle ore 8.34 del 2 gennaio 2018. Avremo un’altra Luna “piena” il 31 del mese. Sempre il 31 gennaio si avrà un’eclisse totale di Luna ma l’evento non sarà visibile dall’Europa e dall’Africa.

    Le ore di luce iniziano sensibilmente ad aumentare anche se  questo fenomeno è assai meno intenso che non in Italia, specialmente al Nord Italia. In basse latitudini infatti, e Tenerife è 28° gradi a Nord dell’Equatore, il fenomeno diminuisce fino ad annullarsi all’Equatore, dove si hanno sempre 12 ore di luce e 12 ore di buio in qualunque giorno dell’anno. Su Tenerife il 1 gennaio il Sole sorgerà alle ore 7,57 del mattino e tramonterà alle ore 18.19 della sera mentre il 31 gennaio il sorgere si avrà alle ore 7,57 ed il tramonto alle ore 18,43. Il guadagno in ore di luce sarà dunque di circa 28 minuti. In Italia del Nord invece nello stesso periodo il guadagno in ore di luce sarà di 56 minuti esattamente il doppio di Tenerife. Nonostante questo, il 31 gennaio a Tenerife si avranno ben ore 10,50 di luce mentre in Italia del Nord si avranno solamente 9,40 di luce.

    Per le costellazioni, in gennaio sarà sempre Orione ad occupare il posto di maggior rilievo sulla volta celeste con la gigante Rossa Betelgeuse in alto a sinistra e la meravigliosa cintura al centro dell’asterisma, lasciando correre lo sguardo verso Est e sopra ad Orione si noterà un asterisma a forma di pentagono con una luminosa stella a dominarlo il cui nome è Capella, scendiamo con una lunghissima curva e passiamo i Gemelli, Castore e Polluce e successivamente il Cane Minore Procione e infine abbastanza bassa sul mare il Cane Maggiore, Sirio, la stella più luminosa del cielo di colore azzurro e molto scintillante.

    Sopra ad Orione osserviamo Aldebaran, l’occhio del Toro di colore arancione e, se  le sere sono particolarmente limpide, l’ammasso delle Pleiadi definite anche scherzosamente “il piccolo carro dell’astrofilo dilettante” in quanto alle prime osservazioni parrebbe di identificare proprio un piccolo carro ma ahimè in posizione ben distante da quello corretto di cui fa parte la famosa Stella Polare.

    Nella mitologia greca Orione era un cacciatore ucciso da uno scorpione che gli punse il tallone, e nel cielo, per rispetto, le stelle dello Scorpione sorgono solo quando Orione tramonta. Osservando dopo la Mezzanotte, è possibile vedere l’approssimarsi verso Est delle costellazioni indicanti l’avvicinarsi della Primavera come il Leone con la sua bella Regolo e nelle prime ore del mattino sarà possibile notare il sorgere di Arturo, in coda al Grande Carro quando verso Ovest Orione si prepara a tramontare.

    E’ proprio Arturo ad essere nel mezzocielo in piena estate, alta e sul proseguimento, assieme a Spica, della coda del Grande Carro verso Sud. Con notti particolarmente terse e limpide è possibile osservare la via Lattea, la nostra Galassia, vedendola come una fascia lattiginosa che sale da Est passando accanto a Sirio e lambendo la Gigante Rossa Betelgeuse di Orione, giungendo in prossimità della già citata Capella e fino alla costellazione di Cassiopea la famosa doppia “W” o “M”a seconda dell’orario di osservazione. 

    Desideriamo qui spendere qualche parola sulle Stelle e la loro dimensione. Betelgeuse è una gigante rossa variabile nella costellazione di Orione il suo nome deriva dall’arabo e significa “Spalla del Gigante”poiché questo era l’antico nome della Costellazione.

    John Herschel scoprì nel 1840 che Betelgeuse è una stella variabile la cui luminosità apparente varia con una certa regolarità. La sua distanza da noi misurata col metodo della parallasse è di 650 anni luce.


    Con la magnitudine apparente e la distanza è possibile ricavare la luminosità assoluta e Betelgeuse è circa 19.000 volte più luminosa del Sole e la sua temperatura, ricavata col colore rosso della luce è di circa 3.700 gradi Centigradi.

    La massa invece pare non essere superiore a 30 volte quella del Sole, dividendo tale massa per il volume occupato si trova una densità incredibilmente piccola. In pratica Betelgeuse è un gigantesco sole rossastro fatto di vuoto o quasi. Le ultime teorie dicono che una stella a fine vita si espande e si raffredda divenendo una supergigante rossa ed è proprio questo il caso in questione. Guardando il cielo invernale osserviamo dunque con nuova consapevolezza il grande Orione e la sua stella rossa in alto a sx, Betelgeuse ed il suo strano mondo. Lontano dal voler avere pretese di rigore scientifico, scopo di questo breve scritto è incuriosire il lettore alla contemplazione di uno spettacolo antico ma attuale che da sempre lascia nell’Uomo un senso di meraviglia e rispetto: Il Cielo Stellato.

    Per meglio orientarsi nei “Sentieri Stellati” consigliamo di installare sul proprio smartphone alcune applicazioni  gratuite che facilitano e rendono divertente anche da parte dei ragazzi più giovani l’osservazione astronomica ad occhio nudo quali ad esempio Skymap, Skeye e Stellarium.

    Ringraziamo tutti della lettura dandoci appuntamento nelle ore della tarda sera per provar meraviglia e stupore.

    Un saluto carissimo a tutti gli Italiani residenti nella splendida Tenerife.

    di Rodolfo Piralla

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