Sandra Rodríguez, assessore alla cultura dell’Ayuntamiento di Puerto de la Cruz, esprime profonda soddisfazione dopo la passata edizione del Mueca, il festival artistico che ha coinvolto, con diverse tematiche ed una qualità eccellente, il pubblico numeroso che ha affollato le strade della cittadina.
Puerto de la Cruz, afferma l’assessore, non cessa di perseguire l’obiettivo di fare della cultura il motore principale di un processo globale che mira a promuovere la forte personalità artistico culturale della città, con percorsi a tema quali, per citarne alcuni, Periplo, il Mataculebra, il Phe Festival e il Festival Internacional de Arte en la Calle, l’evento in assoluto più rappresentativo.
Il recupero complessivo della città turistica deve passare attraverso la cultura, prosegue la Rodríguez, che rappresenta un beneficio diretto nel suo arricchire la cittadinanza e i visitatori e che evidentemente provoca un impatto rivitalizzante su tutte le attività economiche presenti.
La cultura viene quindi vissuta come elemento fondamentale in grado di generare processi, tanto che sono nate dall’impegno dell’amministrazione proficue collaborazioni con istituzioni quali l’Instituto Hispánicos de Canarias, il Museo de Arte Contemporáneo Eduardo Westerdhal, il Ranilla Espacio Artesano, ma anche con soggetti privati quali la Sala Timanfaya, la Fundación La Caixa-CajaCanarias e la Sala Flemming, collaborazioni importanti per la creazione e la programmazione continua di eventi come il Mueca, il Mataculebra, il San Juan, il Jazz Festival e gli spettacoli all’interno del Castillo de San Felipe.
Il binomio cultura turismo è l’obiettivo perseguito che ha permesso di riposizionare la città come meta culturale nella nuova strategia di promozione turistica, sia a livello nazionale che internazionale.
Coadiuvati da un momento di particolare miglioramento economico delle casse comunali, gli addetti ai lavori informano infine che sono già in corso di attuazione tutte le azioni necessarie al raggiungimento dei prossimi obiettivi, tra i quali ECPC 2020, la promozione dei Barrios come patrimonio culturale e il consolidamento della collaborazione con La Ranilla, il primo nucleo abitato vero patrimonio etnico culturale di Puerto.
Lo sguardo volgerà anche verso La Vera e Punta Brava con progetti che vedranno il coinvolgimento degli abitanti e degli artisti con la cultura come comune denominatore, nella creazione di nuovi eventi come il Festival de Circo e il recupero della cinematografia.
Un strategia complessa, dove sono previsti controlli e monitoraggi, interventi da più realtà, ma tutto nel grande disegno chiamato Puerto de la Cruz Entorno Cultural.
di Beatrice V. Dini