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    Il grande ingorgo di Tenerife Sur

    Un grande ingorgo con lunghe code di auto è il fenomeno che sta vivendo il sud di Tenerife, in particolare ad Alcalá dove confluisce obbligatoriamente tutto il traffico della carretera TF-47 tra Santiago del Teide e Guía de Isora.

    Un ingorgo che si ripete ogni giorno e che migliaia di automobilisti subiscono ogni volta che devono percorrere quel tratto di strada.

    La preoccupazione sull’incremento di traffico, che è arrivato a toccare punte di 30.000 auto al giorno, è tale che i due Ayuntamientos hanno approvato due mozioni per chiedere di eseguire i lavori di costruzione di una circonvallazione sul tratto interessato nel più breve tempo possibile.

    Ogni auto parcheggiata in sosta vietata o semplicemente un passaggio pedonale, si traducono in lunghe code che vanno a generare l’ingorgo, essendo ormai la strada interna di Alcalá una delle più trafficate non solo del sud ma addirittura di tutta l’isola.

    La circonvallazione è molto più di una necessità, afferma il sindaco di Guía di Isora Pedro Martín, e il Plan General del municipio non contempla edificazioni nella parte alta di Alcalá per consentire in un auspicabile prossimo futuro la costruzione di una nuova strada.

    Il sindaco di Santiago del Teide Emilio Navarro sottolinea invece che il problema si è aggravato a causa di mancati interventi nel passato e che l’apertura del ramo di Fonsalía ha causato un vero e proprio collasso del traffico stradale sulla TF-47.

    La prossima costruzione di nuovi hotel e la realizzazione del nuovo porto di Fonsalía produrranno un effetto peggiorativo all’ingorgo, a danno non solo dei residenti ma anche dei turisti.

    Il Sindaco di Guía de Isora ha annunciato che il Cabildo sta già mettendo mano ad un progetto per modificare la larghezza dei marciapiedi, la distribuzione dei parcheggi e per modificare i sensi di marcia, uno delle cause delle lunghe code.


    L’attuazione delle opere sarà condotta con una particolare attenzione affinché non si producano disagi al centro di Alcalá.

    di Michele Zanin

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