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    Una domenica da trascorrere nella Corona Forestal!

    Foto da webtenerife

    Per gli amanti della natura la Corona Forestal di Tenerife è una di quelle mete imperdibili che racchiude paesaggi mozzafiato, vegetazione lussureggiante, percorsi incantevoli da fare in bicicletta o a piedi.

    La Corona Forestal è una zona protetta di oltre 41.000 ettari di estensione, il più grande spazio naturale protetto dell’Arcipelago, che comprende le aree boschive del Parque Nacional del Teide e una serie di barrancos che rappresentano la rete di drenaggio acque piovane del nord e del sud dell’isola.

    Habitat naturale del pino canario e della vegetazione di alta quota, la Corona Forestal è a tutti gli effetti il luogo perfetto non solo per esplorare e godere delle numerose specie endemiche di flora e fauna canarie, ma anche per osservare da vicino le opere geologiche naturali peculiari della natura vulcanica dell’isola, come la parte superiore della cittadina di Vilaflor e la zona di Cuevas Negras, da molti definiti paesaggi lunari.

    Al suo interno i vari percorsi prevedono l’attraversamento delle zone abitate come Las Dehesas e Los Pelados, dove la tradizione contadina è ancora viva e coinvolgente, con strumenti agricoli dell’epoca, locali dove assaggiare le specialità genuine e scambiare due chiacchiere con la gente del posto.

    La peculiarità della vegetazione della Corona Forestal permette la scoperta del tronco del pino canario, la cui corteccia è immune al fuoco, respirare l’aria particolarmente intensa nelle foreste di Laurisilva, la cui ultima roccaforte si trova nel barranco de Quise nella Valle di Güímar, imbattersi in alberi di castagno ed eucalipto, abbondanti su entrambi i versanti.

    La fauna non è da meno, con molte specie endemiche di invertebrati, 37 specie di uccelli che qui nidificano, come il fringuello azzurro, il mosquitero canario e la colomba di Bolle, tipici dell’Arcipelago, ma anche lo sparviero e il gheppio.

    Tre delle quattro specie autoctone di rettili, come la lisa, Chalcides sexlineatus ovvero una specie di lucertola, il perenquén, Tarentola gomerensis o geco, e il lagarto tizón, Gallotia galloti un’altra specie endemica di lucertola, trovano nella Corona Forestal il loro habitat naturale.

    Tra i mammiferi più interessanti, vi sono i pipistrelli che vivono nelle grotte e nei tubi vulcanici della zona, molti dei quali endemici, oltre che lepri e mufloni.


    Le offerte dei vari modi di vivere questo immenso spazio naturale sono tante, dal volo in parapendio, ai percorsi a piedi o in bicicletta, alle arrampicate, alla speleologia, al campeggio, alle passeggiate a cavallo fino ad arrivare al brivido della tirolina, una carrucola su cui viaggiare ben agganciati nel vuoto.

    Numerose anche le aree ristoro per un approccio più tranquillo e in relax, come il campo de Madre del Agua, quello di Arenas Negras, del Contador e quello di Emilio Fernández Muñoz, dove poter consumare un pasto all’aperto o semplicemente oziare sdraiati all’ombra di un albero.

    I consigli per avventurarsi nella Corona Forestal sono quelli di non dimenticare cappello e tela cerata per proteggersi da sole o pioggia, una bevanda isotonica o semplicemente una bottiglia d’acqua, calzature adeguate e il cellulare in caso di emergenza.

    Come arrivare?

    Comodamente in auto da La Esperanza, attraverso la carretera dorsal della TF-24, oppure da Arafo per la TF-523 carretera de Los Loros, da La Orotava per la TF-21, da Guía de Isora per la TF-38 e da Vilaflor per la TF-21.

    Se invece si preferisce la tradizionale guagua, occorre prendere la linea 342 che parte da Costa Adeje, la 348 da Puerto de la Cruz o la 492 da Guía de Isora.

    di Franco Leonardi

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