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    Le streghe di Anaga

    Foto di Cristiano Collina

    di Loris Scroffernecher

    Questo mese è stato veramente ricco di notizie relazionate con il mondo del mistero e dell’occulto. Il timoniere dell’arca del mistero ha quindi deciso di circumnavigare l’isola e dirigersi a nord della nostra cara Tenerife per raccontare un fatto macabro di Santeria, riservandoci la narrazione degli altri accadimenti per i prossimi mesi.

    Dovuto alla particolare bellezza del posto, alla presenza di vegetazione come la Laurisilva, una specie di pianta nata quaranta milioni di anni fa, più di cento specie autoctone di invertebrati oltre a varie specie di uccelli unici, nel 2015 il “Macizo de Anaga” è stato dichiarato riserva della biosfera da parte dell’UNESCO.

    Gli abitanti del piccolo paesino sono ormai abituati alla presenza di orde di turisti attirati dai percorsi di montagna e da molti surfisti desiderosi di solcare le onde, però da qualche tempo i vicini hanno osservato la presenza di varie persone vestite di bianco avventurarsi di notte nei sentieri che portano al massiccio.

    Da circa 6 mesi si sono ulteriormente aggravati i fatti in quanto i residenti hanno iniziato a trovare nei viottoli del paese vicino alle proprie case resti di animali decapitati, quasi sempre corpi o teste di galli e galline.

    L’allarme per i ritrovamenti ha provocato una riunione straordinaria dell’associazione dei residenti “La Cumbrecilla de Afur”, dove vari testimoni hanno dichiarato aver trovato alcuni cestini contenenti arance, rose bianche, chiavi ed altri oggetti sparsi in vari punti del paese.

    Alla fine della riunione la presidentessa dell’associazione Goya Alonso ha richiesto l’aiuto delle autorità per fermare le pratiche di stregoneria nella zona.

    Qualche settimana fa il gruppo “Unidad de Montes de Santa Cruz de Tenerife”, un corpo specializzato nella protezione dell’ambiente e della fauna locale, ha localizzato e fermato 3 donne intenzionate a decapitare una povera gallina.


    I vicini presenti nel momento dell’arresto hanno confermato essere le stesse persone che per mesi hanno deambulato per la zona. Le tre signore sono state accusate di contaminazione di spazi naturali protetti e di maltrattamento animale e quindi condannate a pene minori.

    Secondo la polizia locale di Santa Cruz gli atti di queste donne derivano da rituali riconducibili alla Santeria, una religione animista proveniente dal Sud America che unisce elementi cattolici a correnti animiste portate dagli schiavi africani nel nuovo mondo.

    Fatti di questo tipo non sono nuovi nelle isole Canarie, infatti potremmo ricordare i fatti accaduti nella zona di San Andrés nel 2012, dove una guardia di sicurezza incontrò uno scenario raccapricciante con sangue e interiora di animali sparsi sul terreno. Gli autori di quell’episodio furono sempre tre persone, 2 donne e un uomo, con l’intenzione di curare una malattia cronica della donna più giovane.

    Queste pratiche religiose sembrano anacronistiche nel 2017 dove le uccisioni e i sacrifici non offrono poteri ultraterreni, e gli effetti di questi rituali si basano sul potere di suggestione dei partecipanti però continuano a essere praticati da molte persone in tutto il mondo, arrivando ad essere preferiti rispetto alle cure mediche e psichiatriche.

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