Un progetto per ridurre il deflusso del Martiánez
di STEFANO FERILLI
Il presidente del Cabildo di Tenerife Carlos Alonso assicura che l’opera prevista per ridurre il deflusso delle piogge che si raccolgono nel Barranco de Martiánez e che si riversano con ovvi danni sull’omonima spiaggia, non solo verrà sbloccata ma realizzata.
Il progetto, che presenta un costo complessivo di 2,2 milioni di euro, è tutt’ora in attesa di esecuzione dal 2006, anno in cui venne presentato e subito bloccato dalla Costas del Estado, creando non pochi problemi alla vicina Playa Martiánez che ogni anno, nella stagione delle piogge, subisce le esondazioni del Barranco.
Il nuovo collettore di flusso verrebbe costruito sulla riva destra del barranco in modo da ridurne significativamente il deflusso delle acque sulla spiaggia, minimizzando così il rischio di dover rigenerare tutto il tratto di arena destinato a scomparire a causa del fenomeno.
Il progetto del 2006 include la costruzione di una diga semi sommersa e di una completamente sommersa, nonché il reintegro della sabbia sulla spiaggia.
I ritardi dell’approvazione di un progetto la cui realizzazione si rivela ormai urgente, sono da imputare alla Costas del Estado che da 11 anni rimanda l’investimento, nonostante i numerosi tentativi da parte del Cabildo di Tenerife di far partire le opere necessarie, tra i quali 500.000 euro messi a bilancio nel 2014 nel tentativo di sbloccare la situazione.
Il futuro della Playa de Martiánez è legato ad un incontro tenutosi a Gennaio con il direttore generale della Sostenibilidad de la Costa y el Mar e che si auspica definitivo dopo più di un decennio di attesa.