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    La ZEC, opportunità per investitori

    UNA OPPORTUNITÁ PER MEDI E GRANDI INVESTITORI: LA ZEC

    di Avv. Elena Oldani


    La Zona Speciale Canaria (ZEC) è una zona a ridotta pressione fiscale, che si inquadra nella cornice del Regime Economico e Fiscale (REF) delle Canarie. La sua finalità è promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’arcipelago, diversificando quanto più possibile la sua struttura produttiva. Autorizzata dalla Commissione Europea nel 2000, avrà validità fino al 31 dicembre dell’anno 2026, salvo successive proroghe.

    L’estensione territoriale di questa zona speciale, pur riguardando tutto l’arcipelago, prevede distinte possibilità di insediamento a seconda della natura dell’impresa: nel caso di entità il cui oggetto sia la realizzazione di servizi, potranno stabilirsi in qualunque parte del territorio canario; invece le entità il cui oggetto sia la produzione, trasformazione, manipolazione e commercializzazione di mercanzia, la sua ubicazione rimarrà limitata a zone specifiche come porti, aeroporti o poligoni industriali.

    I vantaggi per le imprese facenti parte della speciale zona sono sostanzialmente di natura fiscale. Innanzitutto le entità ZEC sono soggette ad un’imposta sulle società ridotta, pari al 4%; in casi specifici, ad esempio nel caso di acquisizione di beni e servizi finalizzati allo sviluppo dell’attività dell’entità ZEC nell’ambito territoriale ZEC, sono esenti dal pagamento delle imposte sulle trasmissioni patrimoniali ed atti giuridici; relativamente a specifiche operazioni, come la cessione di beni, la prestazione di servizi o l’importazione di prodotti effettuate tra entità ZEC, sono esenti dal pagamento dell’imposta generale indiretta canaria -IGIC- (che si ricorda essere equivalente dell’IVA). Altresì, godono dell’esenzione dall’imposta sul reddito per i non residenti alle Canarie e sono esenti dalle imposte sui dividendi distribuiti tra la società madre e le filiali che si trovino in altri Paesi dell’Unione Europea, sempre che si tratti di Paesi con i quali la Spagna abbia firmato un accordo per evitare la doppia imposizione fiscale.

    Le imprese che facciano parte della ZEC, la cui gestione è affidata ad un Consorzio direttamente dipendente dal Ministerio de Hacienda (ossia il Ministero delle Finanze), devono riunire una serie di requisiti legali concreti: procedere all’iscrizione al ROEZEC, Registro Ufficiale delle Entità ZEC, entro il 2020; essere un’entità di nuova creazione con domicilio e sede direzionale effettiva nell’area geografica della ZEC e, naturalmente, avere ad oggetto una della attività economiche espressamente autorizzate in ambito ZEC; avere almeno un amministratore residente alle Canarie; realizzare un investimento minimo di 100.000 euro a Gran Canaria o Tenerife, o 50.000 euro nelle altre isole dell’arcipelago; creare nuovi posti di lavoro, almeno cinque se si tratta di Gran Canaria e Tenerife o almeno tre nel caso delle altre isole, durante i primi sei mesi di attività e, chiaramente, mantenerli in essere durante tutto il periodo di iscrizione alla ZEC.

    Alla luce delle principali caratteristiche summenzionate, benché spesso la ZEC sia pubblicizzata da articoli di settore e non, alcuni specificamente rivolti ai nostri connazionali, come una delle tante “favolose” opportunità economiche offerte dalle Canarie a chiunque voglia trasferirvisi, nella pratica si tratta di uno strumento specificamente rivolto ad investitori di media o grande portata che richiede caratteristiche strutturali, procedurali ed organizzative non indifferenti.

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