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    Alle Canarie una speciale pavimentazione contro l’inquinamento

    schermata-2016-10-31-alle-19-16-15di Daniele Dal Maso

    La speciale pavimentazione si chiama “ecoGranic”, si attiva con la luce solare e simula la fotosintesi clorofilliana, assorbendo i contaminanti organici e inorganici e rilasciando prodotti innocui; adottata dall’arcipelago canario in alcune strade di Las Palmas, Santa Cruz de Tenerife, La Laguna, Los Llanos, Arona, Icod, Valverde e Arrecife, rappresenta una soluzione innovativa ed ecosostenibile.

    La speciale pavimentazione è a tutti gli effetti un decontaminante in grado di annullare  nel corso di un anno l’inquinamento prodotto da oltre 15.000 automobili ed è composta da lastre in cemento ecologico molto resistenti e esteticamente gradevoli.

    Ma come funziona esattamente una pavimentazione contro lo smog?

    Innanzitutto è composta di due strati, di cui uno, quello superiore, estremamente resistente ai normali processi di abrasione e agli agenti atmosferici, tanto da garantire un’efficienza decontaminante per un minimo di 25 anni.

    Attraverso un processo di ossidazione naturale del tutto privo di sostanze chimiche, la fotocatalisi, la pavimentazione converte i gas nocivi in elementi innocui per la natura e le persone.

    La pavimentazione, composta per un 20% di materiale riciclato, rappresenta una nuova era in materia di arredo urbano al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente.

    Secondo test effettuati in un prestigioso laboratorio olandese dell’Università di Twente, questa soluzione ha dimostrato di possedere una efficacia decontaminante pari al 56% nella degradazione degli ossidi di azoto.


    Grazie alle particolari condizioni climatiche, è proprio nelle città delle isole Canarie che la speciale pavimentazione raggiunge la capacità massima decontaminante; il potente catalizzatore situato nel primo strato si attiva infatti con la luce solare, elemento che nell’arcipelago non manca, e i prodotti derivanti dalla conversione dei contaminanti vengono facilmente dispersi dal vento nella vegetazione, dove vengono naturalmente eliminati senza alcun danno.

    Al momento attuale la superficie totale coperta dalle lastre decontaminanti nelle città dell’arcipelago è pari a 40.000 metri quadrati.

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