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    Il bosco primitivo di Los Tilos

    immagine-da-sandra-ficht-dedi Ilaria Vitali

    Una vera esplosione di biodiversità e di verde quella che appare varcando il bosco di Los Tilos, a 24 km da Santa Cruz de La Palma e a solo 4 dal centro della piccola cittadina di Los Sauces.

    Dichiarata Riserva della Biosfera nel 2002 dall’Unesco, Los Tilos è uno degli ultimi boschi primitivi dove il laurisilva, la pianta che milioni di anni fa ricopriva il pianeta, cresce ancora rigoglioso, un autentico patrimonio naturale di eccezionale valore ed incomparabile bellezza.

    Il bosco primitivo di Los Tilos, meta turistica molto amata dagli appassionati di natura, ospita al suo interno non solo una delle più importanti foreste di laurisilva ma anche felci giganti, corbezzoli, viti, rovi, muschi, alberi ad alto fusto con liane che creano, oscurando il cielo in molti tratti, un microclima umido tipicamente da giungla, sorprendenti cascate e bacini di acqua naturale proveniente direttamente dal centro della terra e una fauna autoctona composta per lo più da uccelli e da invertebrati.

    Entrare nel bosco di Los Tilos è un’esperienza unica e indimenticabile, dove i numerosi sentieri che si ramificano al suo interno portano alla scoperta di scenari mozzafiato.

    Per preservare al meglio questo piccolo angolo di sorprendente bellezza il Cabildo e il Dipartimento delle Infrastrutture e del Turismo di San Andrés y Sauces hanno provveduto alla corretta regolamentazione del traffico di veicoli privati e pubblici che portano all’ingresso del bosco, dove esperte guide potranno accompagnare i visitatori in percorsi più o meno difficoltosi.

    La creazione di parcheggi è stata risolutiva per favorire un’equilibrata gestione dei flussi dei visitatori, stranieri e nazionali, che ogni anno si recano a Los Tilos, così come l’introduzione di una maggiore segnaletica che indica i percorsi obbligati per automobilisti ed escursionisti.

    L’attività di trekking all’interno del bosco di Los Tilos è infatti un fenomeno in forte crescita ma che non deve esulare dal rispetto fondamentale di ciò che resta di un’area, un tempo molto vasta, che arriva ad oggi direttamente dal periodo del terziario, era geologica nota anche come Cenozoico e corrispondente a circa 65 milioni di anni fa.


    Indubbiamente un luogo da visitare.

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