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    Mercato immobiliare alle Canarie

    Tenerife, casa e turismo: il dibattito sugli affitti turistici si accende.

    Crescono i prezzi, cambiano le regole e la comunità locale si divide tra chi chiede più controllo e chi teme ripercussioni sull’economia dell’isola.

    Negli ultimi mesi il tema della casa a Tenerife è tornato al centro del dibattito pubblico. 

    Il governo delle Isole Canarie ha infatti annunciato un nuovo disegno di legge volto a regolamentare in modo più rigido gli affitti turistici — le cosiddette viviendas vacacionales —, un fenomeno che negli ultimi anni ha profondamente modificato il mercato immobiliare dell’arcipelago.

    Secondo i dati del Cabildo e dell’Istituto di Statistica delle Canarie (ISTAC), oltre il 15% del parco abitativo di Tenerife è oggi destinato agli affitti brevi, con punte che superano il 25% nei municipi costieri più turistici, come Adeje, Arona e Puerto de la Cruz. 

    La conseguenza è un aumento dei prezzi sia per chi cerca casa in affitto a lungo termine, sia per chi vuole acquistare un immobile per viverci stabilmente.

    Il nuovo progetto di legge, attualmente in discussione, mira a introdurre limiti più chiari per la concessione delle licenze turistiche, prevedendo zone in cui sarà possibile continuare a destinare gli appartamenti al turismo e altre in cui invece verrà data priorità all’uso residenziale. 

    Si parla anche di nuovi requisiti minimi di qualità, sostenibilità e accessibilità per gli alloggi che verranno affittati ai turisti.

    Come prevedibile, la proposta ha diviso l’opinione pubblica. 

    Da un lato c’è chi sostiene che sia un passo necessario per riequilibrare il mercato e restituire alloggi ai residenti, spesso costretti a spostarsi verso zone interne o meno servite. 

    Dall’altro, proprietari e gestori turistici temono che le nuove norme possano penalizzare l’economia locale e frenare gli investimenti.

    La situazione è particolarmente sentita anche nella comunità italiana residente a Tenerife. 


    Molti connazionali hanno investito in appartamenti da affittare ai turisti, attratti dal clima, dalla fiscalità favorevole e dal continuo flusso di visitatori. 

    Tuttavia, cresce anche tra gli italiani l’esigenza di soluzioni abitative stabili e sostenibili, che permettano di vivere e lavorare sull’isola a costi accessibili.

    In attesa che la legge venga approvata, il mercato immobiliare resta in una fase di forte incertezza. 

    Gli operatori del settore consigliano prudenza: chi vuole acquistare per investimento dovrebbe verificare con attenzione la normativa del municipio di riferimento, mentre chi cerca casa per uso residenziale può approfittare di questa fase di ‘pausa’ per valutare zone alternative, meno turistiche ma ben collegate, come La Orotava, Tacoronte o San Miguel.

    Quel che è certo è che il 2025 sarà un anno decisivo per il futuro del mercato immobiliare delle Canarie. 

    Tra necessità abitative, turismo e sostenibilità, Tenerife si trova oggi a dover trovare un nuovo equilibrio tra il suo volto residenziale e quello turistico — un tema che, di mese in mese, continuerà a far discutere residenti, investitori e amministrazioni locali.

    Marco Volpe – Asimar Tenerife
    Area immobiliare, bandi e startup

     

     

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