A tutti noi sarà capitato in qualche momento in qualche giornata nella quale abbiamo partecipato in un modo o nell’altro delle feste patronali tinerfegne, le principali sono quelle legate al folklore locale, tipiche quelle di maggio che interessano il mondo contadino della tradizione, di ascoltare il gruppo musicale folkloristico Los Sabadeños.
Riconoscibili per il mantello bianco tipico della zona di La Esperanza, con linee azzurre appena sopra il bordo della cappa, il timple, chitarra, il vestito da campesiño, fascia rossa, pantalone nero, camicia bianca.
Un gruppo musicale di distinta età considerato un’autentica star nelle feste di Tenerife, capace di valicare i confini ed essere considerato il gruppo musicale canario con maggior ripercussione fuori dalle isole.
Bisogna conoscerli per crederci davvero e di fatto lo sono.
Numerosi i dischi prodotti e venduti, numerosissime le attuazioni in tutto l’arcipelago, in America e in Europa, naturalmente stiamo parlando di musica folklorica, che ha un mercato tutto suo e Los Sabadeños sono un’autentica star.
La musica, l’unisono delle voci sono un attrattivo per chi li ascolta ed empatizza con la parte più folklorica e vitale del popolo canario.
L’inquietudine di anni complicati in Spagna e in Canaria e la voglia di esprimere il proprio canto, esattamente come per qualsiasi gruppo musicale, spinge un gruppo di amici a riunirsi per suonare.
Ed è così che nel 1965 nella finca di José Peraza de Ayala e Lourdes Ascanio a punta del Hidalgo, a La Laguna, in un misto di amicizia e passione per la musica nasce il primo nucleo del gruppo: Elfidio Alonso, Enrique Martin, Julio Falardo, Manuel Luis Medina, (nome d’arte “el minuto”), Checho Baccallado, Emilio Machado, Juan José Garcia (El Calzones) Rafael Perera, Juan Oliva, Miguel Alvarez Cambreleng, riuniti nella finca Sabanda (esa banda) fondano Los Sabadeños.
Il nome del gruppo è il luogo dove iniziarono, come nella migliore delle tradizioni.
Due anni dopo, nel 1967, iniziano a farsi conoscere al grande publico partecipando al Festival della canzone dell’Atlantico esibendosi nell’università di la Laguna con il tradizionale mantello.
Un successo totale che dura da anni.
È incredibile come diverse generazioni si affiancano al gruppo seguendone i concerti costituendo di fatto lo sdoganamento della musica folklorica dall’evento di sagra paesana.
Rimangono certamente canzonieri locali, non sono professionisti della musica, ma nonostante ciò il gruppo con le voci e la musica conquista oltre confine.
Casa Columbia dà il marchio diventandone la casa discografica che li promoziona ed aumentano le attuazioni: dalla notte di Natale nella cattedrale di la Laguna alle romerie, Los Sabadeños iniziano a diffondersi fuori da Tenerife. Dopo dieci anni iniziano le influenze cubane nella musica, lo stile ispano americano e sono di fatto già pronti per il mercato spagnolo.
Negli anni ‘70 diventano la voce canaria e la rivendicazione canaria nel resto del mondo.
Anche per questo gruppo arriva il ricambio generazionale: sempre nel mondo di La Laguna, questa volta dall’istituto Viera e Clavijo.
Nel 1979 presentano un album dal titolo “Canari nell’indipendenza latino americana” manifestando la radice canaria nel mondo sudamericano da Cuba, Venezuela a Uruguay.
“Canto Canario” è del 1980 un disco che segna la maturità del gruppo.
Identificati quindi con l’essenza canaria avendo recuperato un genere musicale relegato solo alle feste, Los Sabadeños, ancora oggi nel 2025, sono il gruppo più in voga tra i canari di tutte le età.
L’autoidentificazione dei canari nella musica di Los Sabadeños porta inevitabilmente ad appoggiare l’epica del popolo gomero: il gruppo edita nel 1983 “La ribellione dei Gomeri”.
Grandi personalità del mondo della letteratura e della musica vogliono legare il proprio nome con quello di Los Sabadeños e nascono quindi le collaborazioni con personalità del mondo culturale come il tenore Alfredo Kraus, Mario Benedetti, Daniel Viglietti, Eduardo Fallú, Maria Dolores Pradera, Francisco Rabal, Olga Guillot, Silvio Rodriguez, Alberto Cortes.
La massima popolarità fu proprio raggiunta nel 2006 in collaborazione con Maria Dolores Pradera cantante ed attrice spagnola, legata al mondo musicale ispano americano.
La capacità di essere sempre attuali e compromessi con il mondo canario li rende indispensabili alla vita stessa canaria, ed è per questo che ad ogni evento sono sempre tra i più applauditi e ricercati da tutti.
Alcuni loro brani sono stati disco di platino e disco d’oro.
La SIAE spagnola li annovera tra i maggiori artisti di successo.
A loro sicuramente va il merito di permettere a noi di conoscere questo genere musicale e di emozionarci con la sensibilità di un gruppo che parla della propria terra con messaggi suggestivi di politica e amore.
Se capita di essere in una festa canaria mondana o religiosa (il 23 giugno attueranno a La Orotava) in questo mese non perdete l’occasione e ascoltate l’essenza canaria in musica.
Giovanna Lenti