Il settore degli affitti turistici è in continua evoluzione, da un punto di vista normativo cerca di aggiustarsi sempre più a quelle che possono essere le nuove esigenze settoriali, sociali e territoriali, anche se alcuni giuristi parlano già di “eccesso normativo”.
Il passato dicembre 2024 si preannunciò l’entrata in vigore in gennaio 2025 del Real Decreto 1312/2024 che prevede la creazione di un REGISTRO UNICO che regolarizza e permette di controllare gli alloggi turistici (VV), questa normativa dispone per tutti i proprietari di alloggi turistici, l’ottenimento di un numero identificativo unico, che sarà obbligatorio a partire dal 1 luglio 2025, con la finalità non solo di applicare la normativa europea prevista per la materia, ma anche di garantire e controllare il settore della locazione turistica (prezzi, pubblicità, fisco ecc).
Sono previsti ovviamente dei requisiti specifici e dati che il titolare dell’alloggio turistico deve produrre e senza i quali non potrà ottenere il numero di registro, in assenza del quale non si potranno più pubblicizzare i beni in questione nelle piattaforme digitali, tale numero dovrà essere iscritto anche nel Registro della Proprietà come identificativo del bene immobile.
Nel frattempo e proprio lo scorso mese di aprile è entrata in vigore anche la riforma dell’articolo 17 comma 12, della “Ley de Propiedad Horizontal” che ha introdotto cambi significativi nella regolamentazione dell’attività della locazione turistica all’interno dei Condomini (Comunadades de Propietarios).
La riforma del 3 aprile 2025, ha stabilito definitivamente che il Condominio può PROIBIRE l’esercizio dell’attività di VIVIENDA VACACIONAL con l’approvazione dei 3/5 del totale dei proprietari, ovviamente l’applicazione di questa nuova normativa non è retroattiva.
Un cambio diametralmente opposto rispetto al passato, infatti anteriormente era necessaria l’approvazione alla unanimità dei proprietari per non autorizzare l’uso turistico del bene immobile, (tra l’altro piuttosto singolare in quanto ovviamente il proprietario interessato con il suo dissenso aveva di fatto l’autorizzazione a sua disposizione in quanto un solo voto negativo impediva ovviamente l’unanimità).
Alcuni esperti evidenziano come tutta questa serie di misure, oltre a quelle già in vigore in precedenza, possono incidere negativamente sull’economia del paese, in quanto questo eccesso di norme insieme all’incertezza normativa e politica e con l’aumento della pressione fiscale, sono tutti fattori che possono contribuire a rallentare l’economia, nonostante vengano comunque poste in essere anche nel tentativo di rendere più accessibile l’uso abitativo (vivienda habitual) dei beni immobili sopratutto nell’arcipelago Canario, che è uno dei più compromessi in questo settore.
Avvocato Civita Masone