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    Le feste canarie di origine guanches: Cruces de Los Realejos

    Foto da www.facebook.com/CrucesyFuegosRealejos

    Le tradizioni e la storia delle popolazioni aborigene sono ancora presenti in alcune tradizioni dell’arcipelago. Otto isole e 88 comuni. 

    Una distribuzione che porta le Canarie ad avere un’infinità di feste, tradizioni ed eventi. 

    Non si tratta solo dei nomi con cui ancora oggi vengono “battezzati” i bambini e le bambine, o anche di alcuni termini aborigeni che stanno prendendo piede nel simbolismo canario. 

    Ci sono anche attività come il “salto del pastor” o il “silbo gomero” che sono ancora vive oggi.

    Ma ci sono anche feste, tanto curiose quanto popolari, le cui origini risalgono alla cultura aborigena e che nel corso degli anni si sono trasformate in tradizioni di svago che hanno sempre più seguaci ogni anno.

    Foto da www.facebook.com/CrucesyFuegosRealejos

    Croci di Los Realejos

    È una delle tradizioni più famose di Tenerife, soprattutto grazie ai suoi spettacolari fuochi d’artificio. 

    Sebbene i Guanci di Los Realejos non decorassero croci e non disponessero di fuochi d’artificio, l’origine di questa tradizione risale all’epoca della conquista dell’isola.

    La città era già divisa in due nuclei, Realejo Alto, dove si accamparono i soldati castigliani, e Realejo Bajo, dove vivevano i guanci. 


    La situazione rimase invariata durante i due anni di battaglie, fino alla resa locale e all’incorporazione di Tenerife alla Corona di Castiglia, e poco dopo il 3 maggio fu istituito il Giorno della Croce.

    A Los Realejos, le differenze tra i centri abitati continuarono e durante le feste iniziarono a competere per presentare i migliori decorazioni. 

    Questo andò avanti fino al XVIII secolo, quando la rivalità portò i vicini a lanciare decine di voladores e razzi, che alla fine è il germe degli odierni spettacoli pirotecnici.

    Bina Bianchini

     

     

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