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    Cameriere, il settore di lavoro più richiesto nel sud di Tenerife

    Questo gruppo rappresenta quasi il 20% dei contratti di lavoro firmati a dicembre.

    Il gruppo dei camerieri salariati si è consolidato come il ramo lavorativo con il maggior volume di contratti, sia nel sud di Tenerife che in tutto l’arcipelago, rappresentando il 19,33% del totale dei documenti di lavoro firmati nel dicembre 2024 a livello regionale, secondo il rapporto mensile dell’Osservatorio del Lavoro delle Canarie (Obecan), l’organo dell’esecutivo regionale incaricato di fornire indicazioni sull’occupazione e sulla formazione professionale.

    Al secondo posto troviamo gli addetti alle pulizie di alberghi e uffici (14,46%), seguiti dagli addetti alle vendite in negozi e magazzini (12,75%), dagli assistenti di cucina (5%) e dai cuochi salariati (4,19%).

    L’arcipelago ha chiuso l’anno 2024 con 156.344 disoccupati, 11.501 in meno rispetto a un anno fa, con un calo del 6,85%. 

    Secondo le statistiche del Servizio per l’Impiego delle Canarie, su 100 disoccupati registrati nelle Isole, 57 sono donne e 43 uomini. 

    Per quanto riguarda i sottosettori, l’industria alberghiera e della ristorazione, con il 14,83%, ha rappresentato il maggior numero di persone in cerca di lavoro a dicembre. 

    Al secondo posto il commercio (16,16%) e al terzo l’edilizia (9,02%).

    Significativamente, la coda della disoccupazione si è ridotta, a dicembre, in tutti i settori occupazionali, tranne che nelle costruzioni, dove è rimasta praticamente stabile (ha mostrato appena una minima ripresa), anche se, estendendo il quadro all’intero anno, il calo è stato generalizzato e guidato dall’agricoltura, con una riduzione del tasso di disoccupazione del 24,95%, al di sopra dell’industria (-9,46%) e degli alberghi e ristoranti (-5,61%).


    Il settore della ristorazione, e in particolare il lavoro da cameriere, è uno dei più richiesti nel sud di Tenerife, un’isola che attrae ogni anno milioni di turisti. 

    La domanda di personale nel settore è legata principalmente alla forte crescita del turismo, che rappresenta una delle principali fonti di reddito per l’economia locale. 

    Le aree turistiche come Playa de las Américas, Los Cristianos e Costa Adeje ospitano numerosi ristoranti, bar, hotel e locali che necessitano di un numero sempre maggiore di camerieri per soddisfare la clientela internazionale.

    Questa alta richiesta si traduce spesso in opportunità di lavoro stagionali, ma anche in contratti annuali per quelli che riescono a inserirsi nei team di lavoro più consolidati. 

    Inoltre, molti turisti sono abituati a servizi di qualità e, per questo, c’è un costante bisogno di personale formato e professionale.

    Il lavoro come cameriere nel sud di Tenerife, tuttavia, non è privo di difficoltà. 

    La stagionalità, le lunghe ore, i turni variabili, lo stipendio non altissimo e la gestione di clienti di diverse nazionalità possono rappresentare sfide quotidiane. 

    Nonostante ciò, il settore offre anche vantaggi, come l’opportunità di entrare in contatto con persone provenienti da tutto il mondo e, in molti casi, la possibilità di guadagnare tramite le mance.

    Tutti i comuni del Sud hanno ridotto la disoccupazione di oltre il 4% nel 2024, tranne tre casi in cui si è registrato un leggero aumento: Arico, Santiago del Teide e Vilaflor.

    Un altro dato significativo rilevato dall’Osservatorio del Lavoro delle Canarie riguarda il volume dei contratti firmati il mese scorso in base all’area di impiego. 

    Un documento su tre timbrato corrispondeva al settore alberghiero e della ristorazione (33,04%), seguito dal commercio (15,54%), dalla pubblica amministrazione e dalla difesa (5,72%), dai servizi di edilizia e giardinaggio (4,05%), dalle attività cinematografiche (3,89%), dalle costruzioni (3,18%), dall’industria (3,05%) e dall’agricoltura (1,25%). 

    Le statistiche del Servizio per l’Impiego delle Canarie mostrano che il 38,09% dei contratti registrati nel 2024 erano a tempo indeterminato, il 2,11% in più rispetto all’anno precedente.

    Michele Zanin

     

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