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    Chiedono di bloccare l’acquisto delle copie di Rodin per il futuro museo di Santa Cruz

    I gruppi di opposizione del Consiglio comunale di Santa Cruz de Tenerife (PSOE, Unidas Podemos e Ciudadanos) hanno presentato due mozioni, che saranno discusse nella prossima sessione plenaria comunale, in cui chiedono di fermare l’acquisto di copie delle opere di Auguste Rodin per un valore di 16 milioni di euro.

    Spiegano che nell’elaborazione urgente del progetto del Museo Rodin a Santa Cruz de Tenerife “i gruppi di opposizione non hanno avuto accesso alle informazioni durante la negoziazione”, e criticano gli “importi elevati che stanno cercando di impegnare a pochi mesi dalle elezioni per diversi esercizi finanziari”.

    Queste due questioni “non si adattano alle deboli giustificazioni fornite nei rapporti”, affermano PSOE, Unidas Podemos e Ciudadanos, e per questo chiedono al gruppo di governo, composto da CC, PP e dalla consigliera non iscritta Evelyn Alonso, di fermare l’acquisto.

    L’opposizione comunale critica il fatto che la valutazione delle opere da acquistare sia stata affidata a una persona legata al Museo Rodin di Parigi, invece che a un professionista indipendente.

    Il rapporto riconosce che il valore delle copie non supera il 20% del loro prezzo di acquisto, rendendo “inaccettabile” l’accettazione di una valutazione parziale, “soprattutto in un mercato speculativo come quello dell’arte”.

    Si mette in discussione anche il numero stimato di visitatori del museo, che secondo il rapporto che giustifica la squadra governativa supererà il Museo Rodin di Parigi, dove sono ospitati i pezzi originali, così come gli introiti dei biglietti, anch’essi superiori all’originale francese.

    Per correggere questi difetti, chiedono che venga commissionato uno studio indipendente e veritiero sull’impatto economico del Museo Rodin a Santa Cruz de Tenerife e che venga fatta una stima del valore delle copie da acquistare, in modo da poter fare un confronto tra questo e altri investimenti culturali e iniziare le trattative con il settore culturale della città e con tutti i gruppi comunali.

    Inoltre, subordinano il processo di acquisizione di repliche e copie del Museo Rodin all’avvio di un processo di consultazione, stabilito dall’articolo 33 del Regolamento Organico di Partecipazione Cittadina del Comune di Santa Cruz de Tenerife, affinché i vicini sottoscrivano o meno la realizzazione.


    La proposta viene avanzata perché “nessuno dei partiti politici rappresentati in consiglio comunale si è presentato alle elezioni comunali con la proposta o con la spesa significativa che comporterà nel loro programma”.

    Il portavoce comunale del PSOE, José Ángel Martín, sottolinea in un comunicato che si tratta di un investimento “ingiustificato” e che “non ha senso acquistare copie di sculture di Rodin e pretendere di vendere questo progetto come all’avanguardia, né culturalmente né politicamente”.

    Il portavoce di Unidas Podemos, Ramón Trujillo, aggiunge che “il museo non è un’iniziativa del Comune di Santa Cruz, ma un franchising del Museo Rodin di Parigi, che è stato creato per far fronte ai suoi problemi economici, non per attuare una politica culturale originale”.

    La portavoce di Ciudadanos, Matilde Zambudio, sottolinea che “è arrivato il momento in cui gli abitanti della zona possono dire se sono favorevoli o contrari alla creazione del Museo Rodin a Santa Cruz”.

     

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