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    Le isole Canarie sono ancora la destinazione preferita dagli inglesi

    L’ambasciatore britannico, Hugh Elliott, spera che i turisti britannici tornino ad essere il primo mercato turistico dell’arcipelago.

    Martedì mattina, 15 febbraio, si è svolto ad Adeje l’incontro “Brexit e il futuro del turismo”, al quale hanno partecipato i rappresentanti del settore, il sindaco del comune, José Miguel Rodríguez Fraga, l’ambasciatore britannico, Hugh Elliott, l’assessore al turismo di Adeje, Adolfo Alonso Ferrera, il vice console di Tenerife Helen Keating, che hanno discusso il futuro del mercato britannico, il principale cliente turistico delle isole Canarie.

    A questo proposito, l’ambasciatore Hugh Elliott, ha detto che “le isole Canarie sono ancora la destinazione preferita dei britannici, non vediamo l’ora di tornare”.

    Il diplomatico ha poi ricordato che “prima della pandemia, cinque milioni di britannici hanno scelto le Isole Canarie come destinazione turistica per passare le loro vacanze, per questo speriamo di tornare a quelle cifre il più presto possibile e credo che ci riusciremo perché nel 2021, l’arcipelago è stato ancora una volta la destinazione spagnola più popolare per i britannici”.

    Oltre a ringraziare il lavoro e la connessione costante con la destinazione Costa Adeje, l’ambasciatore ha ribadito che, dal Regno Unito, hanno valutato positivamente il rilassamento delle misure applicate ai minori, che possono tornare in vacanza alle isole Canarie facendo solo un PCR.

    Il sindaco di Adeje, José Miguel Rodríguez Fraga ha detto che “Adeje e il Regno Unito hanno una lunga tradizione sia da un punto di vista turistico che residenziale, anche economico”.

    Questo incontro, ha detto Rodriguez Fraga “apre un modo per lavorare in questo nuovo scenario, che comprende relazioni diplomatiche, quindi, abbiamo intenzione di stabilire un sistema di dialogo e comunicazione che ci permette di offrire il meglio sia dal punto di vista turistico come il residenziale.

    Prima che la pandemia cambiasse la realtà del mondo (2019), il mercato britannico rappresentava il 45,4% della quota di mercato di Costa Adeje, ha spiegato il sindaco, che ha ribadito che “questo incontro è un impegno importante per il nostro settore turistico che è diventato più forte con tutto ciò che è successo ed è stato possibile grazie agli investimenti, lo sforzo e la professionalità di tutti gli elementi che compongono il proprio, che continua a mantenere gli standard di qualità, sostenibilità e riafferma la sua essenza: siamo una destinazione di sole e spiaggia, un ambiente naturale indiscusso con un’offerta alberghiera e complementare di eccellenza”.


    Dei 44.500 residenti britannici nelle isole Canarie, 3.200 vivono in Adeje da diversi anni, infatti, è comune per loro avere una seconda casa qui, hanno spiegato l’ambasciatore e il sindaco, che hanno valutato positivamente i legami che esistono tra le due nazioni, in quanto permette di progredire verso una società più pluralista.

     

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