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    Alla scoperta di Puerto de la Cruz, atmosfera e storia – sesta parte

    Puerto de la Cruz è una scoperta continua, un piacere da assaporare con calma muovendosi tra angoli ricchi di atmosfera e storia per poi lanciare lo sguardo su panorami mozzafiato e di bellezza ineguagliabile.

    Come il Muelle Pesquero, il luogo emblematico da cui Puerto, in passato, ha preso vita, crescendo con i traffici commerciali che hanno collegato la cittadina al resto del mondo, o quasi.

    Ora placido e rassicurante, il porto un tempo è stato il centro del dinamismo economico di Puerto de la Cruz almeno fino al diciannovesimo secolo.

    La necessità di trovare uno sbocco sul mare per la commercializzazione dei prodotti di La Orotava ha portato il Cabildo di Tenerife dell’epoca ad appoggiare la costruzione del porto nel 1506, alla foce del Barranco di San Felipe, nell’attuale zona di Playa Jardín.

    Sprovvisto di tutte le infrastrutture portuali minime, il vecchio porto venne utilizzato per esportare zucchero, cereali e pesce e importare ogni genere di prodotti o manufatti.

    Il boom iniziale vissuto dal vecchio porto concentrò l’80% di tutte le esportazioni dell’Arcipelago allora esistenti.

    Fu a quel punto che Felipe IV concesse a Puerto de Orotava la nomina di Llave de la Isla, la chiave dell’isola, sottolineandone la peculiare importanza per tutta l’economia di Tenerife.

    Successivamente, risultando insufficiente e ormai in cattivo stato, il porto venne trasferito alla sua attuale sede come Puerto Nuevo, per differenziarlo da Puerto Viejo, un evento che segnò una significativa evoluzione nel tessuto urbano della città.


    Un angolo indubbiamente pieno di atmosfera e fascino è Plaza del Charco, luogo molto amato dai portuensi che vi passeggiano tranquillamente immersi nella luce speciale degli allori delle Indie, portati nel 1852 da Cuba e che ancora oggi incantano i visitatori.

    Plaza del Charco è il punto di incontro per eccellenza per i suoi abitanti, oltre che spazio urbano testimone eccezionale della storia della città e del suo popolo.

    Nel passato questa piazza ha avuto diversi nomi, come quello iniziale di Plaza del Charco de los Camarones e in seguito Plaza de la Constitution, Plaza Real e Plaza del Generalísimo Franco, fino a tornare di nuovo a Plaza del Charco, nome mantenuto fino a oggi e che deriva, secondo il ricercatore Antonio Galindo, dagli inizi del XVII secolo e riferito alle numerose pozzanghere di acqua salata che si formavano, essendo la pavimentazione in comunicazione con il mare.

    Era usanza riempire i charcos, o pozzanghere, con sassi per far emergere pesci e gamberetti quando il mare si increspava nelle vicinanze di quello che è oggi il porto e l’acqua risaliva fino alla piazza alimentando le pozze esistenti.

    Plaza del Charco nasce in realtà come necessità di un centro commerciale, portuale e sociale ancor prima della costruzione di tutti gli edifici del XVIII secolo.

    Più tardi, nella terza decade del XIX secolo, si realizzò la prima iniziativa per gettare le basi della piazza e fu nel 1880 che venne costruita la struttura centrale, fino a essere terminata nel 1993, mantenendo sempre il Bar Dinámico, altro luogo emblematico ricco di atmosfera che un tempo fu teatro delle più importanti riunioni cittadine.

    Nel quadrato di Plaza Charco convergono tutte le strade di Puerto ma anche tutte le idee, le culture, i sentimenti che hanno dato e danno tuttora un carattere cosmopolita alla città.

    Ilaria Vitali

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