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    Cambio di marcia per le Canarie, in arrivo il nuovo regime economico fiscale

    A distanza di 23 anni dalla sua nascita, durante i quali non ha subito alcuna modificazione, il nuovo regime economico fiscale delle Canarie (REF Régimen Económico y Fiscal) ha raggiunto l’approvazione del Gobierno ed è stato reso operativo a Madrid il 20 marzo u.s.

    In attesa dell’ultima revisione da parte del Parlamento de Canarias e del Congresso che comunque hanno già espresso parere favorevole, il nuovo regime economico fiscale è il risultato di un lungo percorso accompagnato da un evento eccezionale, vale a dire il suo svincolo dal corrente sistema di finanziamento regionale.

    Le Canarie recupereranno così gradualmente in tre tranches la parte che compete loro dal Fondo de Competitividad, in particolare 220 milioni di euro appartenenti alla liquidazione di bilancio 2015 che verranno incorporati il prossimo anno, 360 milioni per l’esercizio 2016 e 550 milioni nel corso del 2019.

    Tuttavia alcuni risultati possono risultare contraddittori se dovessero essere accolte le obiezioni che il Gobierno statale sta ponendo sul fatto che il REF venga incluso nell’Estatuto de Autonomía che, in questo momento, è all’oggetto di negoziazioni tra la Coalición Canaria e il Partido Popular in Parlamento.

    Nella speranza che queste si chiudano, quali sarebbero le conseguenze per i canari per effetto dell’entrata in vigore del nuovo regime economico finanziario?

    Come dichiara la direttrice generale della Camera di Commercio di Santa Cruz de Tenerife Lola Pérez, questo documento andrà a colpire maggiormente la vita quotidiana dei cittadini e l’aspetto fiscale riguarderà il tessuto economico delle imprese.

    Il nuovo REF si basa su quattro pilastri fondamentali: la condizione ultraperiferica delle isole, la coesione economica e territoriale con speciale riguardo alla doppia insularità, la promozione delle Canarie come piattaforma internazionale di attività commerciali e l’impegno affinché le isole si allineino alla media statale.

    Il documento include inoltre sei delle quattordici petizioni avanzate al Gobierno centrale nel cosiddetto programma canario, appuntamenti quali l’inserimento della produzione dei prodotti tipici e di quelli lavorati dell’Arcipelago, un evidente supporto per i settori produttivi e per l’immagine delle isole.


    Il nuovo regime economico fiscale infine pone particolare enfasi sullo sviluppo delle energie rinnovabili, la regolazione dei consumi e tutto ciò che riguarda l’economia circolare delle Canarie.

    di Valeria Pezzi

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