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    Alfredino, il bambino caduto nel pozzo

    Basta pronunciare il suo nome, Alfredino, e la mente di chi in quei tre giorni c’è stato, ricorda la televisione perennemente accesa, in casa si parlava solo di quello, ce la farà, ce la faranno a tirarlo fuori, la vocina di quel bambino sempre più flebile, il vigile del fuoco che col megafono lo incitava a resistere, faceva finta che fosse un gioco rimanere al buio in quel pozzo. Alfredino era precipitato lì dentro mentre giocava vicino alla casa di campagna dei genitori a Vermicino, alle porte di Roma.

     

    I vigili del fuoco fecero il possibile, con i mezzi, le conoscenze e le capacità dell’epoca, per salvare la sua giovane vita. La tv sperimentò la diretta per ben tre giorni a fila. E ci fu un uomo che non lo abbandonò mai, a cui la mamma di Alfredino, Franca Rampi, in seguito si dichiarerà riconoscente per tutta la vita, lei che non ce la fece a stare accanto a suo figlio come invece fece lui, Nando Broglio, il vigile del fuoco che non lo abbandonò mai e che ascoltò le ultime parole del bambino, quando precipitò più in giù, sempre più al buio, sempre più lontano dalla salvezza: HO TANTO FREDDO…

     
    Franca Rampi disse che sarebbe impazzita se avesse dovuto interloquire col figlio in quelle disperate condizioni, e Nando Broglio la sostituì egregiamente, mettendoci l’amore, la speranza, e l’energia di un quarantatreenne. Inginocchiato davanti a quel pozzo, testa in giù, è stato l’ultimo amico di Alfredino. Tutti noi allora presenti davanti a quello schermo, ammutoliti, angosciati, tutti pregammo perché la vita di questo povero innocente non si spezzasse. Tutti non potevamo accettare che non sarebbe sopravvissuto. Invece destino volle che Alfredino morisse in quel pozzo dopo che non si poté più nemmeno alimentarlo tanto il suo corpicino era sceso in fondo a quel buco nero. Morto di fame e di sete, si addormentò senza capire cosa gli stesse accadendo. Così, in occasione di un’altra scomparsa, quella del suo amico Nando Broglio, vogliamo ricordare questo grande uomo, passato attraverso la malattia, l’Alzheimer e morto a 77 anni giovedì scorso. Ti diciamo addio, Nando, e ti ringraziamo per il tuo aiuto al povero Alfredino, il bambino caduto nel pozzo.

    di Danila Rocca

     

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