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    Differenze e penalità per i reati di furto e rapina

    Tra le vicende più spiacevoli che una persona si può dover trovare ad affrontare, subire un furto o una rapina è quella che maggiormente provoca la sensazione della perdita di sicurezza.

    A tal proposito i corpi e le forze di sicurezza lottano costantemente per evitare questi tipi di reati contro il patrimonio, ma occorre fare un distinguo tra rapina e furto che, talvolta, vengono confusi.

    Entrambi riguardano l’appropriarsi di beni e proprietà mobili altrui contro la volontà dei diretti proprietari, ma la rapina ha caratteristiche fondamentali che la distinguono dal furto, quali l’uso di violenza o dell’intimidazione per costringere i malcapitati a consegnare i propri beni.

    Per queste peculiarità è facilmente comprensibile che per la rapina siano previste conseguenze più dure rispetto al furto di poco denaro, dal momento che il distrarre una persona al fine di derubarlo è ben differente dall’aggredire la stessa con un’arma per lo stesso scopo.

    La differenza sostanziale quindi non risiede nella quantità dell’importo sottratto, quanto se mai nella modalità dell’azione svolta per sottrarre l’importo stesso.

    L’importo sottratto è utile solo per differenziare, nel caso del furto, tra una situazione di reato lieve o reato grave, laddove per il primo si considera un valore del denaro o dei beni sottratti non superiore ai quattrocento euro.

    Il furto, di base, è punito con la detenzione in carcere da sei a diciotto mesi, e si deve compiere sempre in forma dolosa vale a dire che deve essere chiara l’intenzionalità dell’atto, mentre non si configura come furto l’imprudenza della vittima, come stabilito dall’articolo 235 del Código Penal.

    In caso di furto di cose di valore artistico, storico, culturale o scientifico, di beni di prima necessità o destinate al servizio pubblico, di prodotti agrari o di bestiame, di strumenti o mezzi per lo svolgimento di queste attività, o in caso di furti che mettano il soggetto o la sua famiglia in grave situazione economica, che si approfittino di circostanze personali o di incidenti o di situazioni di rischio o pericolo generale, la condanna prevista è di detenzione in carcere dai due ai tre anni.


    E’ stato introdotto inoltre un aggravamento della pena nel caso tipico dei borseggiatori, qualora questi siano recidivi per almeno tre reati contro il patrimonio.

    Ulteriore aggravante è contemplata quando si impiegano per i borseggi minori di sedici anni o quando l’autore del reato appartiene a un’organizzazione o gruppo criminale; ma, se il valore sottratto è inferiore ai quattrocento euro, si considera il reato come lieve e l’autore subirà una pena detentiva da uno a tre mesi.

    Il reato di rapina rientra negli articoli 237 e 242 del Código Penal e prevede pene detentive distinte a seconda delle sue caratteristiche.

    La rapina che si svolge con azioni quali la forzatura o la rottura di serrature, l’utilizzo di chiavi false o la manomissione di impianti di allarme o il coinvolgimento di guardie, prevede pene che vanno da uno a sei anni di prigione, ma se per esempio si svolge in una casa abitata o in un locale aperto al pubblico, la pena si estende dai tre anni e sei mesi ai cinque anni, aggravandosi fino ai sei anni in caso di particolare gravità.

    Se la rapina avviene con violenza o intimidazione, la pena sarà da due a cinque anni di prigione con possibilità di estensione a seconda degli atti di violenza impiegati; per esempio si condannerà l’autore della rapina con violenza alla pena che corrisponde al reato di rapina più la pena relativa al reato di lesioni commesse per realizzare la stessa.

    Se la violenza o le intimidazioni sono lievi, la pena applicata sarà quella minore prevista, vale a dire meno di due anni di prigione.

    E’ bene segnalare infine che è contemplato il reato speciale di rapina o furto delle autovetture, per il quale esiste un articolo, il 244, interamente dedicato, e per il caso in cui è assente l’intenzionalità di appropriarsi dell’autovettura ma solo la volontà di utilizzare il mezzo, viene applicato il nuovo regolamento attivo da luglio 2015 per il quale sono previste pene a beneficio della comunità, come lavori socialmente utili, ma solo se l’autovettura viene recuperata entro quarantotto ore dal furto.

    di Optimus Abogados

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