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    Affittare a turisti la propria abitazione alle Canarie? ecco cosa dice il Decreto

    Affittare a turisti la propria abitazione alle Canarie?

    ecco cosa dice il Decreto

    di Magda Altman

    Affittare a turisti la propria abitazione alle Canarie può rivelarsi un autentico calvario per effetto di un Decreto che, solo nella comunità autonoma dell’Arcipelago, vieta di affittare abitazioni che si trovano sul suolo turistico.

    Il 48% dell’attuale offerta canaria di affitti ai turisti è stato escluso dal mercato in virtù di questa disposizione, e quello che appare un paradosso in realtà è frutto di una legge risalente a Maggio 2013, quando la Spagna decise che ogni singola comunità potesse disporre della regolamentazione delle strutture ricettive in locazione a proprio piacimento.

    L’Arcipelago Canario è l’unica comunità autonoma che esclude la possibilità di affittare abitazioni ai turisti se situate su suolo già turistico, salvaguardando così strutture alberghiere e servizi di ricettività turistica all’interno di complessi similari.

    Gli stessi complessi residenziali spesso includono nel regolamento condominiale una clausola che vieta l’affitto dell’abitazione ai turisti.

    Coloro che intendono affittare la propria casa o appartamento ai turisti, devono richiedere l’accreditamento al Cabildo Insular che a sua volta accoglierà la richiesta solo se l’abitazione soddisfa i requisiti di cui al Decreto.


    E va da sé che se l’appartamento si trova su suolo turistico, l’accreditamento al Registro de Turismo de Canarias verrà negato.

    Complementari all’ubicazione, fondamentali sono i requisiti di uso e di sicurezza nonché i requisiti minimi di apparecchiature fornite all’interno dell’abitazione a disposizione degli occupanti.

    Obbligatoria infine una dichiarazione di responsabilità di inizio attività da presentare al Registro del Turismo.

    Della totalità degli appartamenti affittati ai turisti, si stima che solo il 10% di essi sia stato legalizzato e che le restanti strutture non solo siano abusive (ovvero non iscritte al Registro) ma che sorgano sul cosiddetto suolo turistico per il quale il Decreto impone il divieto di attività di locazione.

    Le sanzioni, in caso di inadempienza o irregolarità, arrivano fino ai 60.000 euro.

    Secondo una dichiarazione di un esponente della precedente giunta esecutiva canaria, il decreto in vigore esclude gli affitti turistici in zone turistiche dell’arcipelago semplicemente perché è così che fu improntato al momento della stesura delle norme che regolano il mercato della locazione.

    L’attuale Gobierno, supportato dai consiglieri, avrebbe già espresso la volontà di rivedere il Decreto del 2013 e di modificarlo, rendendolo meno restrittivo.

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