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    Augurissimi di buon anno nuovo!!!

    C’è stato un tempo qui, che qualcuno si ricorda ancora, dove gli italiani si contavano su di una mano sola.

    Venivano ogni tanto coppiette in viaggio dopo il matrimonio, che per farsi una nuotata spendevano pure un patrimonio.

    A sgomitare con gli Inglesi ed Olandesi che già si erano apparecchiati, eh se avessero saputo dove erano capitati…

    Un arcipelago come tanti ed una certa isola chiamata Tenerife, per una manciata di giorni già ti rendeva felice.

    Poi tornavi a casa tua e se l’anno dopo rientravi in agenzia a farti consigliare, ecco la moda di spedirti dove l’acqua non la potevi neanche assaggiare.

    La nostra sarà pure calcarea e poco consigliata ma non ti fa certo correre in bagno come una lepre spaventata.

    Qui con l’Africa di fronte che da sempre ci spia col cannocchiale, avevano capito tutti il grosso potenziale.

    Pure i canari ad un certo punto si sono svegliati ma a proposito di potenziale non ci volevano investire neanche una peseta di capitale.

    Bisogna sbrigarsi ma con cautela! Si ripetevano qui in preda all’agitazione, ma l’africano ha il commercio nel sangue, insomma mica un comune peòne.


    Grande fermento per accaparrarsi chi d’inverno doveva venire di qua, ma non gli si poteva già proporre le piscine di Alcalà!

    Ancora troppa acerba qui la situazione che persino a Los Cristianos quasi non ci stava un pedone.

    La costa Adeje non era neanche nei pensieri di chi stava al potere e persino papà Teide veniva sminuito come fosse solo un monte con un buco, insomma… poco più di un cratere.

    Poi venne l’esodo massiccio, quello dei palazzinari, di investitori, furfanti e tanti, tantissimi cazzari.

    Di chi ha portato qui la propria arte ed il cervello per riprodurre un pezzo di stivale, ma anche di chi da improvvisato, ogni tentativo gli è andato male.

    Abbiamo chi cucina, impasta, ci cura o ci fa una consulenza e di chi dell’onestà non ne ha neanche la minima parvenza.

    C’è chi ha perso i risparmi di una vita e chi quest’ultima qui l’ha finalmente cambiata, ed è felice, anche se ogni giorno fatica.

    Le case alzate su in fretta che sembra di stare in Cina e certi tratti di costa, sempre più sbancata, sempre più fina.

    La sabbia chiara, sottratta agli stessi che ci guardano male, per ricreare un qualcosa di “instagrammabile”, già ai tempi del solo telegiornale.

     

    Negozi e ristoranti fitti fitti neanche fosse un enorme Truman Show, poi se una fogna drena o meno è un terno al lotto, un enorme boh.

    Le tettoie fissate male che neanche paperino, così che al primo vento forte ci vola sempre qualcosa all’isola vicino.

    Ad oggi abbiamo tutto che neanche sembra di stare in mezzo al mare sperduti, eppure non sembriamo realizzati, siamo sempre imbronciati.

    Dovremmo ringraziare per aver saputo cogliere questa opportunità che a molti non è permesso e stanno ancora là.

    Invece ci scanniamo tra di noi e c’è più invidia che ad un provino per soubrette, ma poi si vive bene anche comprando al piccolo superette.

    Abbiamo creato una comunità che è forse la più invidiata ed abbronzata del mondo, però ci dobbiamo fare le scarpe come usanza di fondo.

    Abbiamo forse dimenticato quanto l’Italia non ci ha valorizzato che qui per essere felici basta un cielo stellato.

    Viviamo ogni giorno schivando rotatorie e ripetiamo sempre a tutti le stesse storie.

    “Ah se avessi comprato tanti anni fa, ora sarei qui a fare il pascià”.

    Cerchiamo di ritrovare tutti il senso della ragione che la vita è una sola e noi abbiamo avuto una grande occasione. Si è abbandonata una grande storia ed architettura, ma qui, cosa non da poco, ci conserviamo il fegato dall’usura.

    I tramonti più belli che si possano immaginare ed infiniti microclimi per poterci comunque tutti a turno lamentare.

    Forse un po’ azzardato esortarvi alla fratellanza con questa specie di stornello; ma da romana come mezzo per comunicare, conosco solo ciò che è scritto con il cuore più che col  cervello.

    Buone feste a chi ci ama, a chi ci invidia ed a chi ci vuole male.

    A quelli che ci davano per spianati che non sanno più dove potersi rosicchiare.

    Quest’isola accoglie tutti e non fa distinzione di lingua sesso o della tua estrazione a patto che hai forte in petto la motivazione.

    Non ci venire però solo per denigrare perché c’è una maledizione da cui non potrai scappare.

    Nessuna dissenteria o nuvoletta nera, non ti preoccupare, solo l’attaccatura dei tuoi capelli che vedrai pian piano indietreggiare!

    Tanti auguri

    Mory

     

     

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