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    Le Canarie avevano una propria moneta: com’era e perché è scomparsa

    Nel 2022, l’appassionato Santiago Medina ha trovato la prima moneta coniata per le isole.

    Oltre alla loro straordinaria bellezza naturale e alla loro ricca cultura, le Canarie custodiscono nella loro storia un segreto curioso e poco conosciuto: per diversi secoli hanno avuto una propria moneta, una particolarità che riflette la preoccupazione dell’epoca di trattenere la ricchezza nelle isole.

    Dal XVI secolo, nelle Canarie era consentito il “ri-conio” delle monete, un processo che comportava l’incisione di nuovi disegni sulle monete esistenti.

    Ogni isola aveva il proprio “marchio” distintivo: a Gran Canaria veniva utilizzata una foglia di palma al centro delle monete, a La Palma una piccola foglia di palma su un lato e a Tenerife una “P” tagliata da una linea orizzontale, seguita da un’immagine di San Miguel.

    Tuttavia, la contraffazione di queste monete ristampate, note come “bambas”, divenne così comune che furono implementate misure di controllo.

    In diverse isole, come El Hierro, furono coniate monete di vellone (cartapecora) che non circolavano in altri luoghi, come quelle da un quarto e quelle da due, conosciute come patacones.

    A Lanzarote sono state scoperte monete ribattute con un fiore a cinque petali su quarti dominicani e con una palma.

    Inoltre, a Lanzarote, Fuerteventura ed El Hierro, sono state trovate monete peninsulari ribattute con conii personali dei signori locali.


    La storia della “moneta isolana” giunse al termine nel 1776, quando Carlo III emanò la Pragmatica che ordinava l’abolizione della moneta provinciale delle Canarie e il conio di una nuova moneta per tutto il territorio della corona spagnola.

    Una recente scoperta nel 2022 nel sito di Rubicón a Yaiza, Lanzarote, ha aggiunto un nuovo capitolo a questa storia.

    Sono state trovate otto monete ristampate con la lettera “B”, che corrispondeva a Jean de Bethencourt, essendo le prime monete ristampate in Spagna e le prime a circolare nelle Canarie, in particolare a Lanzarote e forse a Fuerteventura.

    La moneta coniata più antica relativa alle Canarie è stata recuperata nel 1991 dal numismatico Santiago Medina Gil, originario di Gáldar, in un mercatino della capitale.

    Questa moneta inedita del 1513 è documentata nel suo libro “Canarias. Monedas y Resellos. Siglos XIV-XVIII” (Canarie. Monete e riemissioni. Secoli XIV-XVIII).

    La storia della “Moneda Isleña” è un affascinante promemoria di come l’economia e la politica fossero intrecciate nel passato delle Canarie, contribuendo a plasmare la loro identità unica e il loro patrimonio culturale.

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