
Il naturismo, inteso come pratica di nudità integrale in spiaggia o in spazi dedicati, è un fenomeno profondamente radicato nelle Isole Canarie, ma non in modo uniforme.
L’arcipelago, che si estende come un ponte tra l’Europa, l’Africa e l’America, offre un panorama sorprendentemente variegato per chi cerca una vacanza all’insegna della libertà, del sole e di un rapporto diretto con la natura.
La cultura canaria, tollerante e accogliente, ha favorito sin dagli anni ’60 la diffusione di spiagge e strutture dedicate al turismo naturista, attirando generazioni di viaggiatori provenienti da tutta Europa.
Il fenomeno si sviluppa parallelamente al boom turistico che, a partire dagli anni ’70, trasformò le Canarie in una delle destinazioni balneari più importanti per i viaggiatori del Nord Europa.
In quegli anni la Spagna, pur ancora sotto il regime franchista, cominciò a mostrare un atteggiamento più permissivo verso il turismo, anche grazie al peso economico che questo portava.
Dopo la transizione democratica, la legislazione spagnola adottò un approccio liberale: la nudità in luoghi pubblici non è considerata reato se non accompagnata da comportamenti osceni, il che rende le spiagge canarie una delle mete più “sicure” e accoglienti per il naturismo in Europa.
Gran Canaria è probabilmente la regina indiscussa del naturismo canario.
Le celebri dune di Maspalomas, con il loro paesaggio desertico, ospitano una delle zone nudiste più famose al mondo.
Qui il naturismo è quasi istituzionalizzato, con chioschi e percorsi segnalati che delimitano le aree dedicate.
L’ambiente è cosmopolita e vivace, frequentato da turisti del Nord Europa, comunità LGBTQ+ e viaggiatori singoli alla ricerca di un luogo inclusivo.
L’isola offre anche complessi turistici “clothing optional” e spazi privati per chi desidera vivere la vacanza in chiave naturista 24 ore su 24.
Fuerteventura, con le sue spiagge infinite e quasi selvagge, rappresenta l’altra grande meta naturista dell’arcipelago.
Qui la pratica della nudità è diffusa e accettata, ma con un’atmosfera più rilassata e meno strutturata rispetto a Gran Canaria.
Le spiagge di Corralejo, le calette di El Cotillo e i chilometri di sabbia bianca di Sotavento permettono di praticare il naturismo in un contesto più “libero” e informale, in sintonia con il carattere rurale dell’isola.
È la destinazione ideale per chi ama la natura incontaminata, i grandi spazi e un turismo meno legato alla movida.
Lanzarote, con la sua forte identità artistica e paesaggistica, offre esperienze più discrete: calette di lava nera, spiagge nascoste e piccoli angoli di paradiso come Charco del Palo, un vero e proprio villaggio naturista.
Qui l’esperienza è intima, quasi meditativa, in sintonia con il paesaggio vulcanico e con il turismo di chi ricerca pace e silenzio.
Tenerife, pur essendo l’isola più popolosa e turistica, mostra un atteggiamento più variegato.
Accanto a spiagge ufficialmente tolleranti come Playa de la Tejita, Playa de Los Patos o Las Gaviotas, il naturismo rimane un fenomeno di nicchia e più informale.
La presenza di turismo familiare e la forte componente locale portano a una coesistenza equilibrata ma meno evidente rispetto a Gran Canaria o Fuerteventura.
Qui il naturismo è scelto da chi conosce il territorio o è pronto a esplorare spiagge meno battute.
La Palma, El Hierro e La Gomera, isole più piccole e rurali, accolgono un turismo di nicchia che privilegia la tranquillità.
Qui il naturismo si pratica soprattutto in piccole spiagge di ciottoli e angoli nascosti, con un’atmosfera comunitaria e rispettosa.
È il naturismo “slow”, lontano dal turismo di massa e immerso nella natura più autentica.
Il naturismo alle Canarie, dunque, non è un fenomeno monolitico, ma un caleidoscopio di esperienze che rispecchiano la diversità dell’arcipelago e dei suoi visitatori.
Dalla festa di libertà delle dune di Maspalomas alla solitudine contemplativa delle calette di La Palma, ogni isola offre una declinazione diversa dello stesso desiderio: vivere il sole, il mare e il vento senza barriere, riscoprendo il corpo e la sua naturalezza.
Questa varietà, sostenuta da un quadro normativo permissivo e da una cultura dell’accoglienza, è il vero segreto del successo del naturismo canario, capace di attrarre tanto chi cerca socialità e divertimento quanto chi insegue silenzio, spiritualità e contatto profondo con l’ambiente.
di Luca Bertagnon

