Nel Complesso Ambientale Insulare «la situazione è critica», le «inadempienze» rilevate nelle ispezioni regolamentari includono «quattro deviazioni molto rilevanti e altre otto non ancora corrette», per cui «è urgente che il Cabildo adotti misure urgenti per proteggere l’ambiente e i cittadini di Arico».
Lo afferma il sindaco, Olivia Delgado, dopo aver visitato l’area della discarica dell’isola pochi giorni fa.
Lo stato attuale del sito genera «profonda preoccupazione e inquietudine», poiché il sistema di gestione dei rifiuti di Tenerife «è collassato e opera sotto una pressione molto superiore alla sua capacità progettuale».
L’anno scorso sono state trattate 568.953 tonnellate di rifiuti, una cifra molto superiore ai limiti per cui il complesso era stato progettato.
Il governo di Arico avverte che “la situazione ha superato non solo la sua capacità operativa, ma anche la capacità di carico del comune stesso”.
L’attività della discarica danneggia “il benessere dei cittadini, la salute pubblica, l’ambiente naturale, la percezione del territorio e le nostre possibilità di sviluppo economico”, avverte il sindaco.
Nell’aprile 2024 si è verificato un incendio e un altro nella notte di pochi giorni fa, che ha interessato i materiali riciclati stoccati.
“Sono solo la parte più visibile di un sistema fragile e privo di un’adeguata pianificazione”.
La consigliera sostiene che «la mancanza di resilienza del complesso è stata evidenziata quando, dopo il primo incendio, il Cabildo ha fatto ricorso allo smaltimento di rifiuti solidi non differenziati, una misura di emergenza che ha mantenuto per mesi».
Arico soffre di «proliferazione di odori, rischi sanitari e degrado ambientale, tra le altre cose».
A questi si aggiungono gli effetti negativi sull’attrattiva del comune come destinazione turistica, residenziale e di investimento agricolo o imprenditoriale, «il che ostacola le opportunità di diversificazione economica e genera un crescente senso di risentimento tra la popolazione locale».
«Arico è stanca di essere lo zerbino dell’isola», sottolinea il vicesindaco, Andrés Martínez, che afferma ciò che ci si aspetta: «chiediamo una migliore gestione dei rifiuti e maggiori compensazioni».
L’assessore all’Ambiente, Miguel Beby, sottolinea che «non possiamo permettere che le carenze operative del complesso, come gli scarichi nelle celle o l’assenza di piani di emergenza, continuino a danneggiare il nostro comune».
Per affrontare la situazione con urgenza, il Comune di Arico ha richiesto un incontro con la presidente del Cabildo, Rosa Dávila, alla quale trasmetterà l’adozione di misure concrete, come un piano d’azione con scadenze definite per colmare le carenze nella gestione del Complesso Ambientale, attuare misure che consentano di avanzare verso un’economia circolare e che riducano lo scarico nelle celle, mettere in funzione il punto limpio progettato nel recinto “e un giusto risarcimento che compensi gli impatti che stanno subendo i cittadini di Arico, tra le altre questioni”.
Michele Zanin

