Boom di revoche e nuovi ostacoli per i proprietari. Mentre si moltiplicano gli annunci rimossi da Airbnb e Booking, avere una licenza valida diventa un privilegio raro.
La normativa spagnola sulle viviendas vacacionales, gli alloggi destinati agli affitti turistici di breve durata, è cambiata profondamente nel corso del 2025.
Il nuovo quadro legale, molto più restrittivo rispetto al passato, sta avendo conseguenze significative per proprietari, operatori del settore e piattaforme come Airbnb e Booking, costrette a ritirare migliaia di annunci non conformi.
Dal 1° gennaio è operativo il Registro Único de Alquileres de Corta Duración, accessibile tramite la Ventanilla Única Digital.
Da luglio, inoltre, ogni alloggio turistico deve obbligatoriamente disporre di un numero di registro per poter essere pubblicato sulle piattaforme online.
La legge prevede anche che, a partire da aprile, per i nuovi casi sia necessario il consenso esplicito della comunità di proprietari, un requisito che da solo rende più complesso l’iter di autorizzazione.
I numeri danno l’idea della portata del fenomeno.
In pochi mesi sono arrivate oltre 336 mila richieste di registrazione, di cui quasi 265 mila relative ad alloggi turistici.
Ma non tutte hanno avuto buon esito: oltre 53 mila immobili sono stati dichiarati “irregolari” e obbligati a essere rimossi dagli annunci online, mentre solo tra luglio e agosto sono stati respinti più di 34 mila permessi, più del doppio rispetto al semestre precedente.
Chi oggi desidera avviare un’attività di affitto turistico si trova di fronte a ostacoli importanti.
Non basta più che l’immobile sia conforme agli standard urbanistici, igienico-sanitari e di sicurezza: è necessario un via libera della comunità dei Proprietari (Condominio) e il rispetto di vincoli che variano a seconda del territorio.
Se il registro viene negato o revocato, gli annunci devono essere ritirati entro 48 ore, pena sanzioni e controlli più severi.
C’è però una categoria che può considerarsi relativamente al sicuro.
I proprietari che avevano già ottenuto una licenza prima dell’entrata in vigore delle nuove regole non sono soggetti all’obbligo del consenso condominiale.
Le loro autorizzazioni non possono essere revocate retroattivamente.
Si tratta di un vantaggio non da poco, anche se la protezione non è assoluta: restano comunque obblighi legati al registro e alla conformità normativa attuale.
Il settore delle viviendas vacacionales vive dunque una fase di transizione delicata.
Da un lato, migliaia di immobili sono usciti dal mercato legale, dall’altro le barriere d’ingresso per chi vuole cominciare sono più alte che mai.
In questo contesto, rivolgersi a professionisti specializzati può fare la differenza.
Agenzie come Asimar Tenerife, che da anni offrono consulenza in materia immobiliare e legale, possono accompagnare i proprietari nella corretta impostazione di una pratica di richiesta di licenza, evitando errori che rischierebbero di trasformarsi in bocciature, ritardi o sanzioni.
Le nuove regole ridisegnano così la mappa del turismo residenziale, restringendo il campo a chi non è preparato e premiando chi ha saputo muoversi per tempo o chi sceglie di affidarsi a consulenti esperti.
MARCO VOLPE
ASIMAR TENERIFE
Settore Immobiliare, Bandi e Startup

