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    Lo sguardo angelico di Giuliano Gemma

    Perché i nomi di 6.500 italiani non appaiono nei crediti del film Ben Hur?

    Il protagonista di questa cronaca è un bambino nato a Roma in 1938, iscritto all’anagrafe come Giuliano Gemma, e che molti anni dopo diventerà attore ormai portando avanti una incredibile vita di trapezista circense, stuntman, attore, sculture.
    Fin da ragazzo fu attratto dal cinema, Burt Lancaster era suo idolo, la sua adolescenza dedicata allo sport facendo ginnastica, attrezzistica e box lo aiutò a iniziare nel cinema, sua altra passione, girando scene pericolose come stuntman e figurante.
    In 1958 ebbe un piccolo ruolo a fianco di Alberto Sordi nel film di Dino Risi “Venezia, la luna e tu”.
    Nel 1959 nel film Ben Hur recitò un centurione romano, però devo dire che sono indignato: ho saputo che i nomi di oltre 6.500 italiani che lavorarono nel film non appaiono nei crediti.
    La casa di produzione cinematografica americana MGM e Cinecittà, insieme al governo, firmarono un patto, una vera estorsione, dove in cambio di questi posti di lavoro i nome degli italiani sarebbero nascosti dal pubblico.
    Maledetti americani!
    Furono anche nascosti altri nomi come Sergio Leone, Mario Soldati, Lando Buzzanca.
    Dopo nel 1963 G.G. rappresentò un generale garibaldino nel film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.
    A metà degli anni sessanta il Nostro conquista il cuore del pubblico diventando uno dei volti più noti e amati dello spaghetti-western; questo ragazzo prestante con un bel sorriso a volte appariva con il pseudonimo di Montgomery Wood.
    Del genere possiamo ricordare  titoli come “Una pistola per Ringo”, “Il ritorno di Ringo”, “Per pochi dollari ancora”.
    Sono film di grande incasso ma che la critica specializzata non vedeva di buon occhio.
    Ma chi sono questi signori intellettuali?
    Penso che il chi sa fare lo fa, il chi non sa diventa critico.
    Perfino il regista di culto Quentin Tarantino è un appassionato del genere.
    Giuliano Gemma fu un attore pluripremiato che partecipò anche in quei film che piacciono ai “critici specializzati”, lavorando a fianco di star internazionali quali Kirk Douglas, Rita Hayworth, Henry Fonda, John Huston, Klaus Kinski, Jon Voight, ecc
    Fece anche televisione in serie come “Il capitano” e “Capri”.
    Finalmente in un’ironia drammatica della vita, questo stuntman con faccia d’angelo ci lasciò a 75 anni vittima di un incidente stradale alle porte di Roma.
    Ebbe due passioni: il cinema e la scultura, riuscendo a portarle avanti in parallelo.
    L’arte fu sua compagna di vita, sia come scultore, collezionista o frequentatore della vita artistica.
    Come scultore precoce modellava già da bambino figure con terra umida e tagliava altre in legno.
    Come attore continuò con la sua passione facendo corsi con Maestri scultori nei tempi sempre scarsi tra un film e l’altro.
    Sulla fedeltà: forse io posso tentar di capire che col suo sex appeal o meglio dire suo sguardo angelico il Nostro non abbia potuto resistere alle tentazioni di tante belle donne intorno a lui.
    Significa che non è riuscito a conoscere in fondo il cuore di una donna cioè di una compagna di vita.
    Da sempre ho creduto in soltanto due tipi di donne, è come dire bianco/nero, on/off: quelle da sposare e le altre.
    Voi mi conoscete già, ho cercato tutta la mia vita l’amore vero, che finalmente ho trovato in una sirena partenopea.
    I beati uomini che possono vantarsi di questo non provano nessuna fatica a essere fedeli.
    Qualcuno ha detto che ci sono molte donne da portare a letto, ma poche per svegliarsi insieme.
    Allora tre digressioni e non direi tanto.
    Ci sono per lo meno tre tipi di persone: i guerrieri cioè quelli capaci di lottare per i loro sogni, agli antipodi ci sono i perdenti, in inglese losers, quelli senza il coraggio di battersi.
    Per loro la colpa della loro mediocrità è del paese, del mondo.
    La vita è molto corta per essere un vigliacco, mi piace dirvi che nel mio sequestro in Brasile ho avuto una rivoltella puntata sulla pancia, ma mi sono comportato coraggiosamente.
    Un terzo tipo sono i vampiri, quelle persone negative che per questo ci rubano la nostra energia.
    Fuggite da questi vampiri!
    Hit the road Jack, ricordate questo brano di Ray Charles?
    Il nostro certamente fu un guerriero che lottò per le sue due passioni: il cinema e la scultura; anche perché quando era già famoso in certe scene pericolose, ricordando i suoi esordi come stuntman, non chiese mai una controfigura.
    Una cosa bellissima da raccontarvi: in quest’ultimi quattro anni, da quando ho conosciuto la mia sirena partenopea, sono diventato un commissario con fiuto di bracco, cioè vedendo il viso di una persona posso capire che tipo di persona è.
    Otto su dieci non mi sbaglio.
    E se aggiungiamo la capacità di osservare i suoi gesti e movimenti migliorerà la nostra conoscenza sul tale.
    Anni fa vedevo una serie “Lie to me” dove un consulente esterno usando questa tecnica aiutava la polizia a identificare presunti criminali.
    Questa sì è la ciliegina sulla torta!
    Tutti i manuali di auto-aiuto dicono che se abbiamo fiducia in una certa nostra capacità, e lavoriamo per svolgerla, il cervello si convince e ci aiuta.
    In questi ultimi anni continuo anche a sviluppare la mia chiaroveggenza: infatti io non avevo mai visto un film di Giuliano Gemma, ma sono riuscito a leggere il suo viso d’angelo e da lì nasce il titolo di questa cronaca.
    Giorni dopo ho visto il film “I lunghi giorni della vendetta”, ma il meraviglioso è che questo film si conosce anche come “Faccia d’angelo”.
    Vorrei aggiungere che sono veggentissimo: ho scelto di raccontarvi la vita di Giuliano Gemma per simpatia di lui e per la sua amicizia con Nino Benvenuti.
    Il Nostro è nato il 2 settembre 1938, il che significa che domani è il suo compleanno!

    Potete seguirmi su: https://www.instagram.com/commissario_steneri/
    Commissario Steneri

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