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    Parassiti per tutti i gusti nei nostri campi!

    Nel mondo agricolo, il controllo dei parassiti è una battaglia costante, dove ogni decisione ha un impatto diretto sulla produttività, sulla qualità dei raccolti e sulla sostenibilità dell’ambiente. In questo contesto, il Gruppo FSM ha sviluppato una propria metodologia basata sul controllo biologico, una strategia che garantisce la qualità e l’efficacia dei propri processi produttivi, nel rispetto degli equilibri naturali dell’ecosistema.

    Il Gruppo FSM promuove un’agricoltura sostenibile a Gran Canaria attraverso l’uso del controllo biologico, riducendo i parassiti senza ricorrere a prodotti chimici.

    In modo colloquiale, tendiamo a riferirci agli agenti di controllo biologico come “insetti buoni che mangiano gli insetti cattivi”. 

    Ma cosa rende esattamente un insetto, un acaro o un microrganismo un parassita? 

    La risposta sta nella sua capacità di causare danni significativi alle colture, riducendo il volume di produzione, compromettendo la qualità commerciale del prodotto o addirittura provocando la perdita di interi raccolti. 

    Una delle caratteristiche più preoccupanti dei parassiti è il loro alto tasso di riproduzione, che provoca uno squilibrio nell’agroecosistema e ne rende difficile il contenimento con mezzi tradizionali.

    Per contrastare questo squilibrio esistono due approcci principali: l’uso di prodotti fitosanitari di origine chimica e il controllo biologico. 

    Sebbene i prodotti fitosanitari possano essere efficaci nel ridurre le popolazioni di insetti nocivi, il loro uso prolungato comporta rischi importanti, come lo sviluppo di resistenze, l’impatto sugli organismi utili e il deterioramento dell’ambiente. 

    Al contrario, il controllo biologico si basa sull’uso di nemici naturali – organismi viventi come insetti, acari o microrganismi – che aiutano a tenere a bada i parassiti senza la necessità di un intervento chimico massiccio.


    Tipi di controllo biologico

    Controllo biologico per conservazione: questo metodo mira a conservare e potenziare le popolazioni di nemici naturali già presenti nell’ambiente agricolo. 

    A tal fine, vengono progettate e promosse strutture vegetali che fungono da rifugio, fonte di cibo o luogo di riproduzione per la fauna ausiliaria. 

    Sebbene si tratti di una strategia più complessa e che richiede studi specifici per ogni coltura, i suoi benefici a lungo termine sono significativi. 

    In colture come quella del banano, la sua attuazione risulta più complicata perché gli aiuti economici sono legati alla superficie produttiva, il che limita la possibilità di incorporare zone di vegetazione ausiliaria senza compromettere la redditività.

    Controllo biologico per inondazione: in questo caso, si procede al rilascio controllato di insetti utili che agiscono direttamente sui parassiti. 

    Gli organismi rilasciati possono agire come:

    Predatori, che cacciano e si nutrono dei parassiti. 

    Esempi di ciò sono gli acari fitoseidi, utilizzati per controllare il ragno rosso (Tetranychus urticae) e i tripidi. 

    Per il ragno rosso si utilizzano Neoseiulus californicus, un acaro generalista, e Phytoseiulus persimilis, più specializzato. 

    Per i tripidi si utilizzano Neoseiulus cucumeris e le larve di Chrysopa, note anche come crisopa verde.

    Parassitoidi, che inseriscono le loro uova all’interno dei parassiti, dove le larve crescono nutrendosi dall’interno fino a provocare la morte dell’ospite. 

    Un esempio importante è l’Acerophagus artelles, utilizzato nel controllo della cocciniglia del banano (Dysmicoccus grassi).

    Oltre all’uso di nemici naturali, FSM Agricultura applica tecniche complementari come l’uso di trappole con feromoni, uno strumento preciso per il monitoraggio e la riduzione di parassiti specifici:

    Nella coltivazione delle banane, vengono utilizzate per il controllo del picudo della banana (Cosmopolites sordidus).

    Nella coltivazione della papaya, vengono utilizzate contro la traccia (Opogona sacchari), un insetto che può danneggiare gravemente il frutto.

    Attualmente, FSM Agricultura gestisce quattro piantagioni di banane con un regime di controllo biologico, con una superficie totale di circa 12 ettari. 

    Tuttavia, questo approccio non si limita a queste piantagioni. 

    Su tutta la superficie coltivata, circa 245 ettari, viene effettuato un rigoroso controllo del ragno rosso mediante rilasci periodici, che consente di mantenere bassa la pressione di questo parassita senza ricorrere a trattamenti chimici convenzionali.

    Il controllo biologico non è solo una tecnica in più nella gestione agricola, ma rappresenta un’alternativa integrale, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. 

    Consente di raggiungere elevati livelli di salute vegetale senza compromettere la salute del suolo e dell’ambiente e senza mettere a rischio i consumatori.

    Il Gruppo FSM è impegnato dal 1966 nella produzione agricola nel nord di Gran Canaria, specializzandosi nella coltivazione di frutta come banane e caffè. 

    Il suo modello di lavoro combina pratiche tradizionali di raccolta con l’integrazione di tecnologie all’avanguardia nell’automazione, nella tracciabilità e nella gestione dell’acqua, consentendo non solo di preservare il patrimonio agricolo dell’isola, ma anche di avanzare verso un’agricoltura più intelligente, responsabile e lungimirante.

    Redazione

     

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