Con uova e pangrattato, la si serve «in carrozza»
La mozzarella in carrozza è un antipasto della cucina campana, ma diffuso in tutto il Centro Italia, che nasce per recuperare la mozzarella del giorno prima.
Si tratta di un piatto delizioso composto da pane, uova, pangrattato, mozzarella.
Si prepara anche nel Lazio, dove si aggiunge un filetto di acciuga sott’olio alla mozzarella, e a Venezia, dove al posto del filetto di acciuga si può aggiungere anche del prosciutto cotto.
Sebbene sia un piatto gustoso e molto amato, la mozzarella in carrozza ha avuto un riverbero importante anche nel mondo culturale.
Nel film Ladri di biciclette, il capolavoro del neorealismo italiano, mentre l’operaio Antonio e suo figlio Bruno cercano la bicicletta che serve al padre per attaccare i manifesti – il suo lavoro – e che gli è stata rubata, si fermano a mangiare in una trattoria: la mozzarella in carrozza che per altri commensali è antipasto per loro è tutto ciò che possono permettersi.
Mozzarella in carrozza è anche una stupenda opera d’arte di Gino De Dominicis.
Realizzata nel 1970 consiste in una vera carrozza sul sedile della quale è poggiata una mozzarella (che ogni giorno viene messa fresca).
Lo scopo dell’opera del geniale artista era instaurare una dialettica di insoddisfazione con l’aspettativa del fruitore che di fronte a un titolo del genere si aspettava il piatto di cui stiamo scrivendo, non una vera mozzarella in una carrozza.
Inoltre, mettere in dubbio la capacità di un contenitore di rendere arte ciò che contiene.
La Mozzarella in carrozza si chiama così perché, probabilmente, si iniziò a fare con fette di pane rotonde, come le ruote delle carrozze.
da la Verità

