Questo mese vorrei offrire ai turisti e ai residenti italiani nelle Isole Canarie alcune considerazioni pratiche e aggiornate per affrontare con maggiore consapevolezza il periodo di luglio, storicamente il più affollato e, di conseguenza, anche tra i più delicati sul fronte della sicurezza.
Con oltre 1,16 milioni di visitatori stranieri registrati solo a luglio 2024, le Canarie si confermano una delle mete preferite in Europa, ma questo afflusso comporta inevitabilmente anche un aumento dei furti, dei borseggi e delle truffe ai danni di chi non è sufficientemente attento.
Le zone turistiche più frequentate — Las Palmas, Playa del Inglés, Puerto de la Cruz, Costa Adeje — sono le più colpite.
La polizia ha segnalato in passato gruppi organizzati che operano con tecniche ben rodate: individuano turisti distratti nei parcheggi, nei mercatini, nei locali notturni e in spiaggia, agendo con rapidità e coordinazione.
Purtroppo, molti dei colpiti sono connazionali che, magari in un clima rilassato di vacanza, abbassano la soglia d’attenzione.
Allo stesso tempo, le forze dell’ordine stanno rafforzando la cooperazione tra vigilanza privata e controllo pubblico, soprattutto nei centri commerciali, aeroporti e porti turistici.
A Tenerife, sono stati attivati da maggio pattugliamenti misti tra polizia e sicurezza privata in alcune aree ad alta densità alberghiera.
La collaborazione è efficace, ma resta fondamentale che i cittadini si proteggano anche con piccoli accorgimenti quotidiani.
Accanto al turismo, permane il tema delicato dei flussi migratori, che ha visto nel primo trimestre del 2025 oltre 9.400 arrivi irregolari.
Se la gran parte di queste persone viene accolta in centri temporanei e non rappresenta una minaccia, esistono però casi confermati dalle autorità in cui reti criminali si infiltrano nei flussi legali o irregolari per gestire attività illecite, come documenti falsi, traffico di oggetti rubati o sfruttamento del lavoro.
Alcuni episodi recenti, soprattutto a Gran Canaria e Lanzarote, hanno portato all’arresto di individui collegati a reti internazionali.
Le Canarie, ponte tra Africa ed Europa, sono anche teatro di traffici nascosti, e questo rende ancora più importante il ruolo attivo di residenti e visitatori nel segnalare anomalie o situazioni sospette.
A ciò si aggiunge una normativa più rigida, entrata in vigore nel dicembre 2024, che obbliga alla registrazione digitale degli ospiti anche per affitti turistici brevi e autonoleggi.
Chi viaggia o vive stabilmente qui deve prestare attenzione a questi passaggi burocratici, che servono anche a proteggere l’identità e scoraggiare frodi.
Le Isole Canarie restano una destinazione sicura e ospitale, ma la sicurezza reale si costruisce con responsabilità individuale, informazione e collaborazione.
La stagione estiva è un’occasione di scoperta e relax, ma anche di attenzione.
Solo con uno sguardo attento e rispettoso possiamo continuare a godere della bellezza dell’arcipelago senza lasciarci cogliere impreparati.

