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    Un percorso vulcanico attraverso l’agricoltura eroica di Lanzarote

    Foto di Cristiano Collina

    L’agricoltura biologica a Lanzarote è sinonimo di tradizione, resistenza e ingegno. 

    In un paesaggio modellato da eruzioni vulcaniche e lava, l’adattamento è stato la chiave per il successo dell’agricoltura. 

    Nel corso dei secoli, generazioni di agricoltori hanno trasformato un ambiente apparentemente ostile in campi fertili grazie all’intelligenza e alla conoscenza tramandate di padre in figlio.

    “L’evoluzione dell’agricoltura biologica sull’isola è stata positiva. 

    Negli ultimi anni, la viticoltura, i cereali o le patate dolci hanno aggiunto ettari di coltivazione biologica”.

    Un’agricoltura ricca di contrasti

    A prima vista, Lanzarote può sembrare un territorio inospitale per l’agricoltura. 

    Il suo clima arido, con scarse piogge, venti intensi e frequente calima, potrebbe far pensare che la coltivazione sull’isola sia impraticabile. 

    Tuttavia, la straordinaria capacità di adattamento dei suoi agricoltori e delle sue agricoltrici ha trasformato il paesaggio in un mosaico agricolo che sfida la logica. 


    Si sottolinea il valore dei sistemi di coltivazione autoctoni, un’eredità che “siamo obbligati a conservare, poiché racchiudono un prezioso bagaglio di conoscenze di adattamento”. 

    Foto di Cristiano Collina

    Inoltre queste pratiche sono candidate a far parte del Patrimonio Agricolo Mondiale.

    Questi sistemi di coltivazione sono particolarmente adatti al territorio insulare, cercando di sfruttare sia i terreni vulcanici – risultato delle successive eruzioni che hanno forgiato il carattere di Lanzarote – sia i terreni organogeni di origine marina presenti nel corridoio di El Jable, che si estende dalla baia di Pinedo, a Famara, fino a Playa Honda. 

    Sono proprio questi terreni, ricoperti di cenere vulcanica o dalla sabbia fine di origine marina di El Jable, a spiegare gran parte del “miracolo dell’agricoltura sull’isola”.

    In questo contesto, la sabbiatura o l’insabbiatura si presentano come un’altra dimostrazione di ingegno e adattamento, frutto dello stretto rapporto tra gli agricoltori e il loro ambiente. 

    Lungi dal costituire un sistema artificiale, questo metodo riproduce in modo consapevole e rispettoso i processi naturali che l’isola ha sperimentato dopo ogni eruzione. 

    Coprendo manualmente il terreno con un sottile strato di cenere vulcanica o “rofe”, si riesce a conservare l’umidità ed evitare l’evaporazione, favorendo così lo sviluppo delle colture. 

    “Le arene e i vigneti storici coltivati in zone di assoluta siccità hanno reso famosi cereali, vini, patate dolci, patate e una selezione di alimenti di straordinaria qualità”, aggiunge Ascensión.

    Attraverso questo itinerario, scopriamo il patrimonio agricolo dell’isola di Lanzarote, nonché la bellezza che nasconde questa natura sobria che deve essere protetta. 

    Prima di iniziare questo percorso, si consiglia di leggere “La cultura del volcán”, dell’archeologo José de León, un libro che approfondisce la trasformazione di Lanzarote dopo le eruzioni vulcaniche. 

    Attraverso la sua storia, scopriremo come i suoi abitanti hanno ideato forme uniche di adattamento, lasciando un prezioso patrimonio culturale e agricolo che ancora perdura.

    Il nostro itinerario inizia con una mattinata a La Geria, uno dei luoghi più emblematici e singolari dell’isola, dove i vigneti emergono protetti da semicerchi di pietra vulcanica che li riparano dal vento. 

    Una volta lì, la viticoltrice ci invita a fare una sosta all’eremo di La Caridad e una breve passeggiata lungo uno dei sentieri stabiliti, che ci permetterà di entrare in contatto con la storia della zona, osservare l’immensità di questo paesaggio culturale e capire la necessità di conservare questa opera collettiva della natura.

    Proseguendo il nostro cammino, ci dirigeremo alla Casa-Museo del Campesino, dove ci aspetta la possibilità di degustare un vino biologico. 

    Situata nel comune di San Bartolomé, quest’opera progettata da César Manrique rende omaggio alla tradizione agricola di Lanzarote.

    Proseguiamo verso Soo, nel comune di Teguise, ma prima passiamo per i paesi di Mozaga, Tao e Muñique, dove possiamo osservare alcune arenarie e parte di El Jable de Arriba dove si producono patate dolci. 

    Una tappa imperdibile è il negozio di Lourdes, situato a Soo, commenta la viticoltrice: “Qui si possono acquistare patate dolci biologiche prodotte dagli agricoltori e dalle agricoltrici della SAT El Jable, un po’ di grano e una papaia coltivata in modo biologico, a pochissima distanza da questo punto vendita”.

    Per pranzo si consiglia di visitare il ristorante Dunas de Famara e di lasciarci trasportare dai prodotti locali: “Da provare assolutamente l’insalata di patate dolci biologiche, un pesce locale e un vino biologico Diego”. 

    Da questa posizione privilegiata, la vista sulla spiaggia di Famara e La Graciosa ci ricorda la singolarità del paesaggio di Lanzarote.

    Al tramonto, il percorso ci riporta al villaggio di Soo, costeggiando El Jable e comprendendo l’importanza di questo “fiume secco” nell’agricoltura e nella storia dell’isola. 

    Potremmo fare un’ultima sosta a Munsoo, un ristorante slow food dove i prodotti a chilometro zero sono i protagonisti: “Qui, con i piedi nella sabbia, ci faremmo consigliare dai fratelli gemelli Luna e Alex”.

    “Ogni alimento dovrebbe poter raccontare la storia del luogo da cui proviene e di come è stato prodotto, nonché di chi lo ha coltivato. 

    Una patata dolce agroecologica di Lanzarote, ad esempio, deve essere il risultato dello sforzo collettivo, della conservazione del suolo e degli ecosistemi unici della coltivazione”, afferma Ascensión Robayna e assicura che prezzi giusti sono necessari per realizzare questa equazione. 

    Il rispetto per la terra e per chi la lavora si riflette in ogni alimento che consumiamo: “Mangiare è senza dubbio un atto di responsabilità nei confronti della terra che si visita e di chi la coltiva”.

    Tradotto da Bina Bianchini

     

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