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    Il tesoro dei Guanche

    Questo mese, l’arca del mistero naviga nelle acque oscure della nostra isola alla ricerca di uno dei più grandi tesori perduti della storia.

    Secondo la leggenda, l’antica tribù indigena di Tenerife aveva nascosto un tesoro in una grotta sull’isola.
    Questo leggendario tesoro era composto da oggetti preziosi e sacri accumulati dagli antichi abitanti dell’isola prima dell’arrivo degli europei nel XV secolo.
    Secondo la leggenda, il tesoro sarebbe composto da oro, argento, gioielli, ceramiche e altri oggetti sacri e magici.
    Si ritiene che gli oggetti siano stati accumulati durante l’epoca precolombiana attraverso scambi commerciali e come tributo da parte delle tribù più piccole ai capi più potenti.
    Inoltre, gli oggetti sacri erano utilizzati nei riti religiosi e nelle cerimonie di iniziazione.
    Numerosi avventurieri, esploratori e archeologi nel corso dei secoli hanno cercato il tesoro e hanno dovuto affrontare una serie di eventi misteriosi e inspiegabili.
    La leggenda vuole che chiunque trovi il tesoro sia condannato a una vita di sfortuna e sventura.
    Si racconta di persone che, dopo aver trovato il tesoro, hanno subito gravi incidenti, malattie o morti premature. Alcuni credono che questo sia il risultato di una maledizione che protegge il tesoro dai ladri.
    Tra le spedizioni effettuate da personaggi famosi si può ricordare quella nel 1970 capeggiata da Thor Heyerdahl, un esploratore e antropologo noto per le sue spedizioni e studi su antiche culture e popoli realizzate utilizzando canoni scientifici e metodici, mentre esplorava la zona di Anaga che riportò alla luce un grande sito archeologico guanche, ma non lo trovò.
    La spedizione di Nicholas Clapp: nel 1991, il regista americano cercò il tesoro nella zona di Masca, a Tenerife e successivamente ha scritto un libro intitolato “The Road to Ubar: Finding the Atlantis of the Sands” sulla sua esperienza di ricerca del tesoro, che si concentrava sulla leggenda della città perduta di Ubar nel deserto arabico, ma che includeva anche una sezione sulla sua ricerca del tesoro degli antichi abitanti di Tenerife.
    Clapp ha descritto in modo dettagliato la sua ricerca della Cueva del Viento, una grotta sulla costa di Icod che si diceva contenesse il tesoro dei Guanche.
    Durante la sua ricerca, ha riferito di aver sperimentato una serie di strani eventi, come la sensazione di essere seguito da un’entità invisibile e la percezione di una presenza sinistra all’interno della grotta.
    Clapp ha anche affermato che durante la sua ricerca ha incontrato un uomo misterioso che gli ha dato indizi sul tesoro, ma che in seguito è sparito nel nulla.
    La spedizione di Juan Antonio Caires: nel 1999 un avvocato e scrittore spagnolo che studiò la storia e la cultura delle Isole Canarie, scrisse un altro libro intitolato “La Leyenda del Tesoro Guanche” nel quale riportò alcuni eventi paranormali legati alla ricerca del tesoro dei Guanche a Tenerife.
    Secondo Caires, durante la sua ricerca, ha potuto assistere a fenomeni come l’apparizione di figure misteriose, voci e suoni inspiegabili, e sperimentare sensazioni di presenze invisibili.
    Inoltre, ha riferito di aver incontrato persone che sostenevano di essere state testimoni di attività paranormali legate al tesoro dei Guanche, come l’apparizione di fantasmi o l’emissione di luci misteriose.
    La leggenda ha ispirato numerosi romanzi, film e racconti di avventura.
    Molti credono che la leggenda del tesoro sia stata creata per proteggere le risorse naturali dell’isola e per mantenere la storia e la cultura della tribù autoctona viva.
    Loris Scroffernecher

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