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    Nuova normativa-vivienda vacacional-Canarie

    Il 12 di novembre 2025 il governo delle Canarie ha approvato in via definitiva la nuova legge di ordinamento sostenibile dell’uso turistico della civile abitazione, che aggiorna e sostituisce il precedente decreto 113/2015.

    La legge rappresenta una svolta di grande portata che mette la comunità autonoma al livello di altre grandi mete turistiche che già hanno intrapreso questa strada, con eccellenti risultati.

    Il primo e più evidente effetto dell’entrata in vigore della legge è la paralisi della concessione di nuove licenze, almeno finché i Comuni non abbiano integrato nella propria pianificazione urbanistica i nuovi standard stabiliti.

    In termini di tempo questo può voler dire da 2 a 5 anni nei comuni più moderni, realisticamente anche molto di più in comuni con meno mezzi, tradizionalmente più lenti.

    In secondo luogo avviene un cambio importantissimo nella distribuzione delle competenze degli enti statali preposti al controllo e gestione delle licenze; i Cabildos, fino ad oggi unico ente competente in materia, sono ridotti a semplici gestori del registro ufficiale delle attività di affitto turistico.

    Si passano le competenze di ispezione e sanzione, dalla ‘polizia turistica’, ente inutile e sottodimensionato, ai comuni ed alla polizia locale in forza ad essi.

    Si stabilisce l’obbligo di ispezione sulla totalità delle licenze in vigore, a cominciare da sei mesi e entro i prossimi quattro anni, quante saranno trovate fuori legge saranno revocate irreversibilmente e, se necessario, sanzionate.

    I titolari di appartamenti vacanza attualmente in attività si trovano, sostanzialmente, di fronte a tre alternative:


    La licenza conta con tutta la documentazione in regola.

    La licenza è stata trasmessa correttamente ma manca la licenza di “attività classificata” o altra documentazione in tramite.

    Non conta con licenza oppure non è stata registrata correttamente.

    Nel primo caso i proprietari potranno optare per richiedere lo status di “attività di affitto turistico consolidato” che, sostanzialmente, gli garantisce di poter continuare con l’attività almeno fino a che il comune non abbia adottato i nuovi principi urbanistici, quindi minimo  dieci anni.

    Nel secondo caso, se la documentazione in itinere è ottenibile entro quattro anni, si può aspirare ad entrare nel primo caso.

    Nel caso la licenza fosse adesso valida ma non si potesse rientrare nei casi precedenti si potrà continuare ad operare per cinque anni dall’entrata in vigore della legge, terminati i quali la licenza sarà revocata.

    In caso di chi opera senza licenza, non appena venga scoperto verrà chiuso e sanzionato.

    In generale si stabilisce il principio che il bacino di unità destinate all’affitto vacanze non dev’essere superiore al 10% della capacità abitativa di ogni singolo comune, è facile intuire che chi agirà con solerzia avrà vantaggi in futuro.

    La materia è alquanto complessa e l’implementazione, da parte degli enti locali, sarà lunga.

    Il consiglio che diamo ai titolari di licenze è, in primis, stabilire in quale dei menzionati casi ricadano, in seguito stabilire un calendario per aggiornare la documentazione o preparare la nuova che sia richiesta.

    Quattro anni passano molto in fretta nell’ambito della burocrazia statale e si rischia di non fare a tempo a produrre tutto quanto sia necessario prima dei termini.

    Come sempre ricordiamo di affidarsi sempre e soltanto a professionisti titolari ed iscritti agli albi professionali spagnoli.

    Il nostro studio di architettura si occupa anche di consulenza legale in materia di legislazione del settore edilizio, condominiale e urbanistico,  siamo a disposizione per consulenza, formazione e produzione di documenti e progetti.

    Asimar Servizi Tecnici

    Dott. Arch. Nicola Devoto n° colegiado COAC 2563.

    +34/696400649 – [email protected]

     

     

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