Un tubero curioso, dal sapore che ricorda un incrocio tra carciofo e nocciola, ma che di certo non passa inosservato! Il topinambur, conosciuto anche come carciofo di Gerusalemme, è un alleato della salute che viene un po’ dimenticato, ma che merita attenzione.
Se non lo avete mai provato, è arrivato il momento di scoprire il suo gusto delicato e i suoi numerosi benefici!
Questo ortaggio, appartenente alla famiglia delle Asteraceae (come il girasole), è una vera sorpresa per chi ama esplorare la varietà dei tuberi.
La pianta, che cresce fino a tre metri di altezza, ha fiori simili a quelli del girasole, ma ciò che la rende unica è il suo tubero sotterraneo, che raccogliamo in autunno e in inverno.
Il topinambur è particolarmente apprezzato per le sue proprietà nutrizionali.
Rispetto alle patate, è più povero di amido e più ricco di fibre, in particolare di inulina, che lo rende un alimento ideale nelle diete a basso contenuto di carboidrati.
L’inulina, inoltre, è un prebiotico che favorisce il benessere del microbiota intestinale, stimolando la crescita dei batteri “buoni” e migliorando la digestione.
È una vera manna per chi cerca un cibo che aiuti la salute intestinale!
Inoltre, ha solo 30 calorie ogni 100 g ed è ricco di antiossidanti come la vitamina C, che sostiene il sistema immunitario, e minerali come il selenio e il manganese, che hanno un’azione protettiva contro i danni ossidativi.
Il topinambur è anche una buona fonte di ferro vegetale (non-eme), che se combinato con la vitamina C, presente anche in questo tubero, viene meglio assorbito dal nostro organismo.
Il nome botanico della pianta è Helianthus tuberosus: il termine Helianthus deriva dalle parole greche “helios” (sole) e “anthos” (fiore), facendo riferimento alla caratteristica della pianta di seguire il sole, come fa il girasole. In effetti, è anche conosciuto come “girasole del Canada”.
Il nome topinambur è probabilmente una derivazione francese di “Tupinamba”, una tribù sudamericana, poiché il tubero ha origini americane.
In Germania, il topinambur è talmente apprezzato da essere trasformato in un liquore, conosciuto per le sue proprietà digestive e per il trattamento di disturbi intestinali come la diarrea.
Ma più comunemente, il topinambur viene cucinato in vari modi, proprio come le patate: bollito, trifolato, al forno o utilizzato nelle minestre.
In Piemonte, per esempio, lo si serve spesso con la bagna càuda, mentre in Sicilia viene impiegato per preparare focacce farcite e paté.
Ma non solo la cucina!
Il topinambur è anche un’ottima pianta da coltivare, resistente e facile da propagare. Richiede una buona esposizione al sole, e la raccolta avviene in autunno, quando i tuberi sono pronti per essere estratti dal terreno.
È una pianta perenne, quindi, una volta piantata, può continuare a produrre tuberi per diversi anni.
Occhio però a non lasciare troppi tuberi nel terreno, perché il topinambur tende a diffondersi facilmente e potrebbe diventare invasivo.
Se siete appassionati di orticoltura, il topinambur è perfetto anche per chi ha un giardino o un orto.
Non è solo utile per la dieta, ma contribuisce anche a decorare il paesaggio con i suoi fiori simili ai girasoli, creando un bellissimo contrasto tra il verde delle foglie e il giallo dei suoi fiori.
Per concludere, il topinambur è uno dei “superfood” meno conosciuti ma dal grande potenziale.
Con il suo sapore delicato e i numerosi benefici per la salute, è un cibo che merita di essere riscoperto e inserito nella nostra alimentazione quotidiana.
Non solo è un’alternativa salutare alle patate, ma è anche un compagno fidato per mantenere il benessere intestinale, la salute del cuore e tanto altro!
Bina Bianchini

