Oltre ai percorsi più tipici che solitamente seguiamo quando esploriamo una città, vale sempre la pena deviare un po’ dal percorso prestabilito e lasciarsi sorprendere da altri modi di scoprire un luogo.
I murales a Puerto de la Cruz ne sono un ottimo esempio: arte di strada che trasforma il quotidiano in qualcosa di straordinario e trasforma i muri in autentiche gallerie all’aperto.
Una passeggiata per le sue strade è ora anche un percorso artistico, pieno di colore e creatività, grazie ai numerosi interventi urbani che hanno rivitalizzato facciate un tempo spente, dando loro nuova vita e nuovo significato.
Parlando di cultura, a Puerto de la Cruz abbiamo notato un importante impulso.
Eventi come il sempre più popolare e importante Festival Mueca o il Festival Periplo hanno portato la città alla ribalta culturale.
Puerto de la Cruz non è più associata solo al turismo tradizionale, ma anche allo sport, alla cultura e, in definitiva, a uno stile di vita più rilassato.
A questa proposta di murales a Puerto de la Cruz è stato dato il nome di Puerto Street Art.
Una manifestazione artistica, a volte fugace o effimera, con la quale si intende che sia la gente del posto che i turisti facciano un giro della città scoprendo ciascuna delle opere che sono state realizzate.
Per iniziare la passeggiata da La Ranilla alla scoperta dei murales di Puerto de la Cruz, la cosa migliore è recarsi in Calle Mequinez, proprio all’incrocio con Calle Pérez Zamora.
Lì troveremo alcune delle opere che costituiscono la porta d’ingresso alla perfetta combinazione tra arte urbana e tradizione. Da lì in poi il percorso non è segnalato, basta lasciarsi guidare guardando a destra e a sinistra, perché ogni angolo nasconde un piccolo tesoro.
La Frontera del Paraíso di Víctor Ash
Il primo si trova alla nostra destra e occupa la facciata laterale di un edificio residenziale molto vicino al molo peschereccio di Puerto de la Cruz.
In questo murale l’autore mostra, attraverso numerose sagome umane, una rete vivente che, a causa di condizionamenti economici e pregiudizi sociali, impedisce a una parte dell’umanità di accedere al paradiso.
Ron, Ron, Ron, la Bottiglia di Ron di Ro.Ro
A sinistra del pannello informativo troviamo il secondo murale composto da cinque figure di playmobil e un gruppo di fenicotteri.
Un murale pensato per i bambini e i meno bambini che visitano la città.
La Macaronesia di Iker Muro
In Calle Mequinez, caratterizzata da belle casette di diversi colori, troviamo il prossimo dei 13 murales di Puerto de la Cruz.
Si tratta di un’opera un po’ surreale che merita di essere osservata con tutta la nostra immaginazione.
Occhi, bocca e dita si ripetono nel murale come se si perdessero nell’infinito.
Particolarmente suggestivi sono i colori utilizzati nel murale in contrasto con il nero del mondo.
Sex di El niño de las Pinturas
Da La Placeta possiamo osservare il murale successivo, anche se una vista migliore si ottiene dal vicolo parallelo a Calle Mequinez.
Nel quarto dei murales di Puerto de la Cruz, attira l’attenzione il volto di una donna dallo sguardo penetrante situato sul lato sinistro dello stesso. D’altra parte, si osserva anche il corpo di un signore vestito con una coperta esperancera situato sulla destra. Accanto alla donna, che presenta alcuni tratti tipici delle Canarie, si legge “La forza sta nelle radici”.
Numerosi simboli di origine guanche e la mappa delle Isole Canarie adornano il murale.
Se puoi sognarlo, puoi crearlo di Juliana Serrano
Alla fine della strada El Lomo troviamo il prossimo murale di Puerto de la Cruz.
Questo murale raffigura un elefante che sostiene sul dorso un piccolo trono su cui riposa un bambino biondo con il corpo di una sirena, osservato da due pesci.
Puffin by Dulk
Nella calle de La Peñita, sul lato di un hotel, troviamo il murale successivo, opera dell’artista noto come “Dulk”.
In esso è raffigurato un uccello con un becco colorato pieno di piccoli pesci.
Vestito con papillon e cintura, tiene tra le braccia una piccola volpe. Dalla cintura spunta il volto cadaverico di un coniglio, accanto a un gelato che si sta sciogliendo e una tazza con la scritta “I love Tenerife” da cui fuoriesce un uovo fritto.
Los Magos di 3ttMan
Sul lato di una delle facciate di Calle El Lomo troviamo il seguente murale di Puerto de la Cruz.
Quest’opera è caratterizzata da un colore rosso predominante. L’autore raffigura ciò che l’isola di Tenerife ha trasmesso a lui e alla sua famiglia da quando hanno iniziato a vivere qui.
Tre personaggi compongono quest’opera familiare. I genitori e un bambino piccolo ai loro piedi. Le figure più grandi si guardano negli occhi sorridendo e abbracciano il figlio.
Kob di Víctor Pacheco – Kobtropical
All’incrocio tra Calle San Felipe e Calle Teobaldo Power troviamo due murales.
Le sue opere raffigurano principalmente animali e vegetazione. Si distingue per la minuziosità dei suoi disegni. In quest’opera sono raffigurati esseri invertebrati ammucchiati, dove predominano i colori verde, rosso e blu.
La Eterna Juventud di Belín
Continuiamo a camminare lungo la calle Teobaldo Power fino all’incrocio con la calle Puerto Viejo.
L’opera mostra il volto segnato dal tempo di un marinaio ed è dotata di un profondo realismo. L’uomo tiene in mano una barchetta di carta mentre guarda verso il mare.
Ritual di Sabotaje al Montaje
Il murale raffigura Chucho Dorta, folklorista e difensore delle tradizioni e delle radici popolari delle Canarie.
Accanto a lui appare una capra che fa riferimento a Benahuya, il giorno di San Giovanni, e al tradizionale bagno delle capre che si svolge ogni anno sul molo di Puerto de la Cruz.
Personaggio bohémien e controverso, è raffigurato nel murale con lo sguardo perso, pensieroso.
Roa
All’esterno del Museo Archeologico di Puerto de la Cruz e sul lato di una facciata troviamo la seguente opera composta da un gruppo di insetti che sembrano arrampicarsi dal suolo al tetto dell’edificio.
Bruchi, scarafaggi, cavallette… e altri insetti si arrampicano gli uni sugli altri.
Ánfora Voladora (Anfora volante) di Liken
Un’opera surreale che mostra la testa di una lucertola che spunta da un vaso di terracotta che forma il corpo di un uccello. Due grandi ali colorate si proiettano ai lati, così come una piccola coda all’estremità.
Varios di Oak Oak
Questo artista francese è una delle novità di questo festival perché, a nostro avviso, la sua arte apporta freschezza, allegria e divertimento, come ben si vede dalle immagini.
Hay canarios … y canarios di Martín Ron
“Hay canarios … y canarios” è un’opera immensa di quello che è considerato uno dei 10 migliori muralisti al mondo, l’argentino Martín Ron.
La sua opera a Puerto de la Cruz occupa una grande facciata precedentemente spoglia che è stato in grado di trasformare in un grande murale con la sua classica griglia, una mano con le dita incrociate e due canarini appollaiati su di esse.
Urban Warriors di Pichi&Avo
Uno dei 20 migliori murales realizzati a livello mondiale si trova sulle facciate della nostra città e corrisponde all’opera “Urban Warriors” di Pichi&Avo. L’opera di questi artisti di Valencia è visibile in Plaza Benito Pérez Galdós (La Placeta).
Rebelión de los Soñadores di Sebas Velasco
Il ritratto centrale raffigura un giovane uomo, un sognatore, che, inserito in un paesaggio urbano, mantiene una prospettiva aperta.
Arte effimera di Luigi Stinga
Tra le proposte di PuertoStreet Art possiamo trovare anche opere di cosiddetta arte effimera, ovvero quell’arte creata e destinata a scomparire dopo un determinato periodo di tempo.
Luigi Stinga è ormai un habitué di Puerto de la Cruz, poiché l’artista napoletano ha esposto le sue opere in più di un’occasione. L’ultima opera d’arte effimera che ha creato è stato un bellissimo minotauro che è poi stato bruciato nei falò di San Juan, proprio come era successo alla sua predecessora, Cathaysa, la sirena che canta al mare.
Los Fundadores di Interesni Kazki
In Calle de Las Maretas, accanto a uno dei getti che rifornivano d’acqua il quartiere e che è stato riscoperto non molti anni fa, sorge quest’opera ispirata a un antico stemma di Puerto de la Cruz che sembra provenire da una fiaba popolata da creature immaginarie che spesso sembrano essere in movimento.
Redazione

