Uno degli stufati più amati della cucina delle Canarie, con tutto il sapore della paprika, del chorizo e senza rinunciare al calore di sempre, perché quando le temperature scendono non c’è niente di meglio di una buona garbanzada.
Questo piatto tipico delle Canarie combina legumi, verdure e salumi in uno stufato denso e saporito, perfetto da condividere con la famiglia.
Ingredienti
500 g di ceci
2 costine di maiale
1 cipolla
1 peperone rosso
1 foglia di alloro
Olio d’oliva extra vergine
Pepe bianco
1 chorizo (asturiano)
1 pezzo di pancetta
2 litri di acqua
Iniziamo mettendo a mollo i ceci dalla sera prima e aggiungendo un pizzico di bicarbonato (circa un cucchiaino da caffè). Prepariamo la base del brodo.
Prepariamo il brodo.
Una volta dorate le costine, versiamo due litri d’acqua e aggiungiamo una foglia di alloro. Mentre il brodo prende sapore, tagliamo finemente la cipolla e il peperone rosso. Lasciamo intera la testa d’aglio, facendo attenzione a non romperla, e togliamo la buccia più esterna.
In una pentola dal diametro ampio, versiamo un filo d’olio d’oliva extra vergine e soffriggiamo la cipolla e il peperone con l’aglio, senza farli dorare.
A questo punto, scoliamo l’acqua dei ceci che avevamo messo a mollo, li sciacquiamo nuovamente e li scoliamo bene. Tagliamo il chorizo a pezzetti e, se il brodo è pronto, lo filtriamo, togliamo le costine e sminuzziamo la carne.
Prepariamo anche il pezzo di pancetta, ma lo lasciamo intero.
Aggiungiamo le carni al soffritto e mescoliamo affinché prendano sapore. Aggiungiamo quindi i ceci scolati e, man mano, versiamo il brodo fino a coprirli. Manterremo la cottura a fuoco lento per almeno un’ora e possiamo arrivare fino a un’ora e mezza. Il tempo dipenderà molto dalla qualità dei ceci, ma il punto che dobbiamo raggiungere è quando notiamo che il cece rimane molto morbido, quasi come la consistenza di una patata lessa, ma senza sfaldarsi.
Dicono che da un giorno all’altro sono ancora più buoni, ma a casa mia è impossibile avanzare.
Bina Bianchini

