Le caratteristiche speciali del miele di Tenerife sono dovute alla combinazione delle caratteristiche climatiche e orografiche delle zone in cui viene raccolto e alla cura e dedizione degli apicoltori dell’isola.
Le variazioni climatiche tra il nord, con il suo ambiente umido, e il sud dell’isola, caratterizzato da un ambiente più arido, in combinazione con i terreni vulcanici molto vari, creano una flora unica e molto varia, che rappresenta la materia prima con cui le api producono gli eccellenti mieli di Tenerife, che possiedono grande originalità, diversità e contrasto.
L’apicoltura praticata a Tenerife è artigianale a causa della natura aspra dell’isola.
Gli alveari sono solitamente di difficile accesso e di piccole dimensioni, il che rende questa attività particolarmente difficile e unica, e costituisce per molti apicoltori un’importante integrazione del reddito familiare.
Le difficoltà di insediamento delle arnie, insieme all’invecchiamento del settore, ai problemi di commercializzazione nei nuovi canali, alla concorrenza esterna e alla presenza di frodi, fanno dell’apicoltura di Tenerife un settore la cui sussistenza è fortemente minacciata.
Il lavoro di ricerca e classificazione delle caratteristiche dei mieli di Tenerife costituisce il supporto di base per stabilire quelle pratiche apistiche che combinano l’aumento della produttività con la migliore qualità e la conservazione delle proprietà naturali di questo prodotto.
In base a questo stesso principio, la Casa del Miele svolge tutto il suo lavoro con la più moderna tecnologia alimentare, in modo che nessun processo applicato alteri le qualità naturali dei mieli.
L’apicoltura dell’isola si sta adattando ai tempi moderni senza trascurare gli usi tradizionali dell’attività, in una decisa scommessa sulla qualità delle sue produzioni e sulla difesa delle caratteristiche e della personalità che la natura conferisce loro.
Il settore apicolo delle Canarie ha tradizionalmente gestito nei suoi alveari l’ape che esisteva allo stato selvatico in natura, nota come Ape Nera, per il suo caratteristico aspetto scuro che contrasta con le api di altre latitudini.
È un’ape rustica, ben adattata al clima particolare delle Isole Canarie.
Negli ultimi 20 anni, a causa del contatto dell’apicoltura isolana con quella di altre latitudini, nonché dell’installazione nelle Canarie di iniziative imprenditoriali legate all’allevamento delle api, si è verificato l’arrivo di api selezionate appartenenti ad altre razze, con finalità produttive.
Le razze introdotte sono state principalmente italiane, caucasiche e ibride come la Buckfast, e a causa del modo naturale di riproduzione delle api, ciò ha avuto un riflesso diretto sull’ibridazione (miscela genetica) delle api nere locali.
L’ibridazione dovuta al costante apporto, ancora oggi, di queste razze di api selezionate è un processo quasi irreversibile in molte zone e l’originale Ape Nera delle Canarie tenderà a scomparire se non si adottano misure per evitarlo.
Tutti gli studi hanno confermato la specificità dell’ape nera delle Canarie e, per questo motivo, il governo delle Canarie, attraverso il Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento, della Pesca e dell’Alimentazione, ha realizzato un progetto di recupero e selezione dell’ape nera delle Canarie sull’isola di La Palma, territorio in cui l’ibridazione con specie estranee era stata minore, quindi la razza si trovava in uno stato di purezza maggiore.
Dopo diverse teorie sulle specificità dell’Ape Nera delle Canarie, attualmente gli esperti concludono che questa, grazie a marcatori genetici (aplotipi) esclusivi trovati nelle api di La Palma, così come di Tenerife, La Gomera, El Hierro e Gran Canaria, è un ecotipo di ape specifico delle Isole Canarie, che appartiene al ceppo A (africano) delle api mellifere, e quindi è simile alle popolazioni di api esistenti nel sud della penisola iberica e nelle zone dell’Africa continentale vicine alle Canarie; poiché la maggior parte degli esseri viventi delle Isole Canarie sono il risultato dell’effetto dell’isolamento durante secoli nel loro processo di evoluzione e adattamento all’ambiente, costituendo in questo modo parte integrante della biodiversità specifica delle Canarie.
Bina Bianchini

