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    I residenti di La Laguna, stanchi del motocross e dei fuoristrada

    “Stanno distruggendo l’ambiente naturale”

    I residenti di La Laguna, a Tenerife, denunciano da anni la pratica del motocross e dei fuoristrada in zone come La Atalaya o El Púlpito, dove non è consentita.

    Un fatto che, assicurano, produce un “forte impatto sull’ambiente”.

    I collettivi e gli appassionati del mondo dei motori non condividono queste lamentele per la mancanza di aree attrezzate dalla chiusura della pista di Mesa Mota nel 2018.

    Ad aprile è stata approvata all’unanimità nella seduta plenaria del consiglio comunale di La Laguna una serie di misure per alleviare la situazione, in particolare nella zona di El Púlpito.

    Già lo scorso agosto il consiglio comunale, in collaborazione con il Comune di Tegueste e il Cabildo di Tenerife, aveva annunciato il controllo degli accessi a El Púlpito e La Atalaya con catene e barriere per limitare l’ingresso dei veicoli.

    A El Púlpito quella recinzione, secondo quanto pubblicato da El Día, è scomparsa due giorni dopo essere stata installata, un fatto denunciato e attualmente oggetto di indagine.

    A ciò si aggiunge il fatto che i residenti del Camino de Jardina hanno segnalato l’esistenza di un nuovo punto di transito illegale di veicoli a motore, secondo quanto comunicato in una nota dal portavoce di Unidas se puede nel comune, Rubens Ascanio, e che assicurano di aver trasferito alle aree comunali dell’Ambiente e della Sicurezza Civica.


    Justo Reyes, segretario dell’Associazione degli anziani del Camino Tornero, spiega che nell’accordo plenario sono state approvate all’unanimità nove proposte.

    Tra queste c’è l’organizzazione di una riunione aperta a tutti i collettivi e ai responsabili delle diverse istituzioni che, secondo quanto da lui indicato, “si è protratta nel tempo”.

    Tuttavia, il portavoce ha precisato che sono già state avviate alcune misure, come l’installazione di recinzioni.

    Molti gruppi, come residenti, proprietari, escursionisti e associazioni come La Cañada, Aguere o La Atalaya, cercano una soluzione a un problema che ritengono “si sia aggravato” negli ultimi sei anni dopo la rimozione della pista di motocross che esisteva a Mesa Mota.

    Il rappresentante dei residenti ha avvertito che non si sta “rispettando né il pubblico né il privato”, danneggiando anche i terreni coltivati, e che si tratta di un ambiente naturale che in alcuni tratti gode di protezione paesaggistica.

    “Lo stanno distruggendo. È necessaria una maggiore sorveglianza, anche se c’è un guardiano giurato”, ha dichiarato.

    Ha insistito sul fatto che non cerca di ottenere sanzioni, ma ha riconosciuto che, se necessarie, devono essere applicate. “Sembra che le persone siano sensibili al proprio portafoglio”, valuta.

    Fonti del Comune di La Laguna segnalano che la recinzione di El Púlpito è di competenza del Dipartimento dell’Ambiente del Cabildo di Tenerife, anche se la Polizia Locale ha redatto un rapporto in merito ai danni causati, che è stato anche trasmesso alla Polizia Nazionale.

    Per quanto riguarda Jardina, non ci sono denunce al riguardo “tranne alcuni commenti sui social network”.

    Tuttavia, il Comune conferma che è stata rafforzata la presenza nella zona con pattuglie della Polizia Locale.

    Franco Leonardi

     

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