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    L’isola fantasma delle Canarie

    Sapevi che nell’arcipelago delle Canarie esiste un’altra isola? Si tratta dell’isola fantasma di San Borondón, protagonista di una leggenda che ha accompagnato questa regione spagnola per molti secoli.

    Alcuni dicono di averla vista, altri di averla calpestata: la realtà varia a seconda di chi la racconta.

    Per evitare confusione, ecco tutte le informazioni per saperne di più sulla fantomatica isola di San Borondón delle Canarie.

    Si tratta di una leggenda popolare che risale a molti secoli fa.

    Si dice che esista una nona isola nell’arcipelago delle Canarie con la capacità di apparire e scomparire.

    Conosciuta anche come “isola di San Brandán”, la credenza nell’esistenza di tale isola era tale che in molte mappe era stata cartografata, quindi la sua posizione e le sue dimensioni sono in qualche modo note.

    Secondo i riferimenti, l’isola di San Brandán si trova a circa 550 chilometri in direzione ovest dell’arcipelago, lontano dall’isola di El Hierro e La Palma.

    Tuttavia, altri testimoni raccolti nel corso degli anni affermano di averla vista tra queste ultime due e La Gomera, essendo molto più vicina di quanto si possa immaginare.


    Per quanto riguarda le sue dimensioni, nelle mappe in cui è stata cartografata e nei documenti datati si indica che avrebbe una lunghezza di quasi 480 chilometri e una larghezza di 155.

    Avrebbe una forma concava al centro, mentre ai lati due creste montuose elevate.

    Le testimonianze raccolte sulle persone che sono arrivate lì dicono che “l’Inaccessibile” è piena di vegetazione e sempre coperta da una nebbia che impedisce di essere trovata facilmente.

    Sia il nome che l’origine della leggenda di quest’isola derivano da un monaco chiamato San Brandán il Navigatore.

    Questo abate, di origine irlandese, utilizzava una particolare imbarcazione per evangelizzare il Mare del Nord.

    Denominata currach, fu in grado di navigare in tutto il mondo raggiungendo gli angoli più remoti, come la Groenlandia o le isole Fær Øer.

    La leggenda inizia quando un altro monaco, a conoscenza delle capacità di navigatore di San Brandano, gli chiese di andare su quell’isola per salvare suo figlio.

    Insieme a un equipaggio di una quindicina di uomini, il monaco irlandese si lanciò in mare per sette anni alla ricerca dell’isola.

    Trovarono la cosiddetta Isola Pesce, un isolotto che sorgeva e affondava costantemente e dove approfittarono per celebrare la Pasqua.

    Durante questa festività, l’isola rimbombò e si svegliò.

    Perché l’isolotto era in realtà un pesce gigante chiamato Jasconius, che si muoveva nell’acqua fino a guidare San Brandano verso quella che oggi è conosciuta come l’isola fantasma di San Borondón.

    Conosciuta la leggenda, va notato che per molti secoli sono state lanciate spedizioni di ogni tipo per trovarla, soprattutto nel periodo compreso tra il XVI e il XVII secolo.

    Più vicino ai nostri giorni, il quotidiano ABC, nel 1953, pubblicò una fotografia di quella che affermava essere l’isola di San Borondón.

    Molto più tardi, nel 2003, un appassionato è riuscito a registrare un video dell’isola che permette di apprezzare molto meglio il fenomeno che si cela dietro questa leggenda.

    E infatti, nonostante la grande difficoltà di trovare l’isola per molti anni, la sua mappatura è stato il primo passo per ufficializzare la sua presenza nell’arcipelago delle Canarie.

    Nel Trattato di Alcáçovas, in cui Spagna e Portogallo si spartivano l’Oceano Atlantico, l’isola di San Borondón fu assegnata alla prima di esse nonostante tutte le incertezze sulla sua esistenza.

    Ma cosa c’è dietro tutta questa leggenda? Semplicemente, si tratta di un effetto ottico noto come Fata Morgana.

    Questo si verifica quando si forma una grande quantità di nuvole all’orizzonte, che insieme a un’inversione termica fa sembrare reale il miraggio che si vede in lontananza.

    Nonostante tutto, la leggenda è ancora molto viva e radicata nella cultura locale, tanto che gli abitanti dell’arcipelago delle Canarie la considerano come una delle loro isole.

    Pittori, poeti e scrittori hanno creato moltissime opere d’arte basate su questa credenza, che fanno parte dell’immaginario collettivo.

    In definitiva, e nonostante sia una leggenda, se stai percorrendo uno dei sentieri escursionistici delle Isole Canarie e ne vedi uno all’orizzonte che non riconosci, probabilmente è lei.

    Cogli l’occasione per scattare foto e goderti la leggenda, o semplicemente goditi il momento per contemplare questo particolare effetto ottico che ha ispirato così tante storie.

    Bina Bianchini

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